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Il cervello del bambino si allena con la mamma

20 minuti di esercizio fisico moderato tre volte alla settimana: una ricetta semplice e poco impegnativa da seguire durante la gravidanza, che come spiega l’autore dello studio Dave Ellemberg potrebbe fare la differenza per il futuro del bambino. La ricerca è stata presentata al congresso Neuroscience 2013, e si è svolta in collaborazione tra l'Università di Montreal e il l’ospedale pediatrico CHU Sainte-Justine.

“Dormi?” “No, sto pulendo il cervello”

Una buona nottata di riposo potrebbe schiarirvi le idee: letteralmente. Un team di ricercatori guidato da Maiken Nedergaard ha mostrato per la prima volta che lo spazio tra le cellule del cervello aumenta durante il sonno, permettendoci di liberarci dalle tossine accumulate durante le ore di veglia. I risultati, pubblicati sulla rivista Science, suggeriscono un ruolo tutto nuovo del sonno nella nostra salute.

Quando è nato il linguaggio?

Il linguaggio e la capacità di creare strumenti sono controllati dalla stessa area cerebrale, e si sono evoluti contemporaneamente. Sono le conclusioni di uno studio condotto da due ricercatori dell’Università di Liverpool, l’archeologa Natalie Thaïs Uomini e lo psicologo Georg Friedrich Meyer.

Piccoli cervelli crescono

Mai sottovalutare il pollice verde, specie se a crescere non sono fusti arborei ma tessuti umani. Alcuni scienziati dell’Institute of Molecular Biotechnology (IMBA) dell’Accademia Austriaca delle Scienze sono riusciti infatti a sviluppare tessuto nervoso umano utilizzando un metodo di coltura cellulare tridimensionale a partire da cellule staminali pluripotenti indotte.

Per non scambiare il giorno per la notte

Prenotare un volo e ritrovarsi all'altro capo del mondo per visitare luoghi lontani o per intessere nuovi affari, è sempre più facile. Il nostro corpo però pone un limite alla rapidità con cui raggiungiamo le zone più distanti, perché impieghiamo tanti giorni ad adattarci ai nuovi ritmi di veglia e riposo imposti dal cambiamento del fuso orario. La recente scoperta dei geni coivolti nel fenomeno noto come jet lag, dà una spiegazione alla sensazione di affaticamento e disordine che avvertiamo al cambiamento dei ritmi di sonno-veglia, e potrebbe portare allo sviluppo di nuovi farmaci per favorire un miglior adattamento del nostro corpo.

Orientamente

Chiunque avrà provato la spaesante sensazione di perdersi, di non riconoscere la strada per tornare o la vertigine di non riconoscere la direzione. Negli animali il sistema di cellule che aiutano a individuare il percorso era già stato descritto, ma oggi qualcosa di analogo è stato osservato nel cervello dell’uomo.
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Dinosauri: un cervello per volare

Non solo il corpo ricoperto di piume e le penne sugli arti e sulla coda. Alcuni dinosauri erano anche dotati di un cervello che poteva consentire la manovrabilità durante il volo. Questa la conclusione di un recente studio pubblicato su Nature.
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