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Uova oggi e galline domani

L'International Energy Agency (IEA) pubblica Redrawing the energy-climate map, per chi fosse interessato a non superare i 2° C di aumento della temperatura, come pattuito da conferenze internazionali, "senza costi economici". Recensione.

Rinverdire il pianeta

Sono in corso le consultazioni delle Nazioni Unite sui prossimi obiettivi del millennio da presentare all'assemblea generale di settembre. Fra i problemi da risolvere, c'è quello della produzione agricola che dovrebbe aumentare insieme alla popolazione. Secondo i modelli di previsione sarà difficile, a meno che...

Più CO2 per tutti

Sul Wall Street Journal, il geologo ex astronauta Harrison Schmitt dello Heartland Institute, e il fisico atomico William Happer del Marshall Institute festeggiano i 400 ppm di CO2 in atmosfera. Anche la custode.

Il termostato globale no

Nature Climate Change pubblica in open access un’altra ricerca su come frenare il riscaldamento globale nel caso non siano prese misure efficaci per abbassare le emissioni di gas serra. La firma anche Ken Caldeira, il cui entusiasmo per la geoingegneria su vasta scala sembra temperato da un'insolita dose di scetticismo.

Tendenze climatiche – II

AMBIENTE - Le vittime e i danni degli "eventi meteo estremi" aggravati dal riscaldamento globale hanno fatto tornare di attualità i progetti di geo-ingegneria del clima. Su Nature escono nuovi risultati di un esperimento europeo e l'anno prossimo in Florida inizierà uno degli esperimenti finanziati dal Fund for Innovative Climate and Energy Research di Bill Gates.

Tendenze climatiche – I

Tendenze delle emissioni globali 2011 è l’inventario delle emissioni di CO2 che il gruppo europeo dell'Emissions Database for Global Atmospheric Research, noto come EDGAR al Joint Research Centre di Ispra, pubblica per rovinarci le vacanze e in alternativa per farci sentire i più virtuosi.

In vino veritas

IL PARCO DELLE BUFALE - Da un comunicato di Assoenologia si apprende che, secondo il prof. Luigi Mariani, in Europa la temperature è aumentata di 1,5° C negli ultimi trentacinque anni e che il cambiamento climatico sta per far secco il Merlot.

Un database pubblico sulla salute degli oceani

LA VOCE DEL MASTER - Pochi giorni fa è stato pubblicato in rete il più completo database riguardante i livelli di anidride carbonica (CO2) misurati sulla superficie degli oceani negli ultimi 40 anni. L’atlante, chiamato SOCAT (Surface Ocean CO2 Atlas), comprende 6.3 milioni di misurazioni eseguite in navi da ricerca o imbarcazioni commerciali in giro per gli oceani a partire dal 1968 fino ad oggi. L’ideazione di SOCAT è partita nel 2007 a seguito dalla necessità, espressa da oceanografi e climatologi di tutto il mondo, di riunire in un unico formato tutti i dati disponibili sulla quantità di CO2 presente nelle acque marine del pianeta. Alla stesura del database hanno partecipato più di 100 scienziati da diverse nazioni, coordinati, fra gli altri, dall’Università dell’East Anglia (UEA) e dalla Commissione Oceanografica Intergovernamentale (IOC) dell’UNESCO. Il database è a portata di click per chiunque lo voglia consultare. É stato infatti ideato per essere facilmente interrogabile da scienziati ma è aperto anche anche a curiosi o appassionati

Inaciditi troppo in fretta

Su Science, Bärbel Hönisch del Lamont-Doherty Earth Observatory e altri ventun biologi, paleoclimatologi, paleo-oceanografi ecc. pubblicano una storia dell’acidificazione degli oceani così come si legge nelle “registrazioni geologiche”, in sostanza nelle carote estratte dai sedimenti marini. Le tracce degli ultimi 180 milioni di anni sono abbastanza leggibili, quelle precedenti sono più ardue da decifrare, ma tutte indicano che il pH dell'acqua di mare calava molto più lentamente di oggi.

Guai in vista per Nemo

AMBIENTE - Su Nature Climate Change due ricercatori norvegesi, quattro australiani e Paolo Domenici dell'Istituto per l'ambiente marino costiero del CNR, a Torre Grande (Oristano) pubblicano una ricerca in... neuroclimatologia? Comunque la si voglia chiamare, riguarda le conseguenze dell'acidificazione degli oceani dovuta alle nostre emissioni di CO2. Se continua ad aumentare la concentrazione di CO2 in mare (ne aggiungiamo 2,3 miliardi di tonnellate ogni anno...), i Garibaldi, i Pagliacci come Nemo e altri pesciolini rischiano di perdere la Trebisonda. In laboratorio si gasano, diventano imprudenti e da larve non sanno girare a destra o a sinistra insieme al branco. In passato, gli autori avevano già osservato che non sentivano l'odore né dei predatori né della barriera corallina nella quale nascondersi di notte e dalla quale allontanarsi di giorno. Dopo l'odorato, ne hanno controllato l'udito - di giorno, nella barriera c'è parecchio rumore - e l'hanno trovato difettoso anch'esso.
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