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Il mercato dell’auto si elettrizza

COSTUME - Il mercato dell’auto conta. Basta vedere (e in questi giorni ahimè la vicenda diegli stabilimenti di Pomigliano sta focalizzando l’attenzione dell’intera nazione) quanto è presente sulle pagine dei giornali. È un mercato che ha costituito nel secolo scorso uno dei più importanti settori nell’economia dei paesi industrializzati. Oggi si dice, è in declino, complice la crisi economica. Certo è che in qualche modo questo settore “pesante” inizia a incarnare meno lo spirito del tempo. L’automobile, mezzo costoso, comincia forse a vacillare anche come status symbol - anche se la mania per i SUV mi fa venire qualche dubbio in proposito -. Eppure dati alla mano, il settore è in forte calo, e molte compagnie automobilistiche stanno cerando di reinventarsi tracciando nuove rotte occupando nuove nicchie. Ringraziando il cielo, una delle nicchie adocchiata dai grandi produttori è quello delle auto ecologiche, per catturare quella grossa fetta di possibili acquirenti preoccupati per il riscaldamento globale, la vivibilità degli ambienti urbani, l’ambiente in genere. È possibile dunque che nei anni vedremo in giro sempre più auto elettriche (sarà questo il nuovo status symbol del millennio?)

Dimmi come parli e ti dirò come ti vedo

COSTUME - "Ich bin fertig!": cioè, "Io sono finito!". Con questa frase l'ex allenatore del Bayern Monaco Giovanni Trapattoni concludeva furibondo uno sfogo sul rendimento della sua squadra nel 1998. Al di là della grammatica, il suo accento italiano era facilmente riconoscibile; altrettanto "tipicamente italiano" fu considerato il suo temperamento esuberante. L'accento in cui una persona si esprime gioca un ruolo cruciale nel nostro modo di giudicarla, secondo i risultati di recenti ricerche condotte da psicologi dell'Università Friederich Schiller di Jena, in Germania. "L'accento è molto più importante dell'apparenza fisica di una persona": così la ricercatrice Tamara Rakic riassume uno dei risultati principali del suo studio, pubblicato qualche giorno fa sul Journal of Personality and Social Psychology. Lo studio è basato sulla tesi dottorale di Rakic, nell'ambito del programma internazionale Conflitto e cooperazione tra gruppi sociali

Come e perché parlare di global warming

Diciamolo pure: mentre fino a circa un decennio fa parlare di sostenibilità ambientale o più in generale di ecologia era considerato da molti “roba da hippy”, ora l'argomento è diventato addirittura di moda. Perché? Certo, è facile rispondere che il cambiamento climatico è sotto gli occhi di tutti, che c'è una nuova sensibilità sociale e politica, che l'urgenza di una virata nelle pratiche di consumo è evidente, ma sotto il punto di vista dell'analisi comunicativa non è sufficiente. Anabela Carvalho, docente del Dipartimento di Scienze della Comunicazione dell'Università portoghese di Minho, da anni si occupa dell'analisi delle implicazioni massmediatiche nella comunicazione di argomenti riguardanti il global warming.

Guardatevi dal collega con la barba!

COSTUME - Sono andati a scavare un bel po' indietro nel tempo i giudici dell'IgNobel Prize per dare il premio ad uno studio pubblicato su Applied Microbiology. Era il 6 marzo 1967. La ricerca di Manuel Barbeito, Charles Mathews e Larry Taylor (dell'Industrial Health and Safety Office, Maryland) vincitrice dell'IgNobel Prize 2010 nella sezione della salute pubblica ha voluto indagare i segreti della barba dei tecnici di laboratorio per vedere le “schifezze” che vi si celano.

Un italiano vince alla Casa Bianca

COsTUME - Venerdì scorso la Casa Bianca ha annunciato i nomi dei vincitori della National Medal of Technology and Innovation, il prestigioso premio che ogni anno viene assegnato ai cittadini americani che si sono distinti per eccezionali contributi nel campo della tecnologia. Tra i premiati di quest'anno spicca però anche il nome di Federico Faggin, il fisico italiano che dopo essersi laureato a Padova nel 1965 si è trasferito negli Stati Uniti e ha fondato tre società nella Silicon Valley

Grazie Einstein!

COSTUME - Il primo ottobre su Oggi Scienza avevamo pubblicato il quiz proposto dal gruppo triestino dei Ricercatori erranti e oggi pubblichiamo i risultati del pubblico che ha risposto alle domande in occasione della "Notte europea dei ricercatori" il 24 settembre. Più di 300 persone hanno partecipato al sondaggio e, tranne alcune eccezioni, la risposta corretta ad ogni domanda è stata votata dalla maggioranza.
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