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IL PARCO DELLE BUFALE

Un piano d’attacco contro l’inquinamento dell’editoria predona

Pratiche un filino disoneste vengono denunciate con una frequenza crescente e con il risultato di incrinare maggiormente la fiducia nella ricerca scientifica. Per rimediare, avanziamo una modestissima proposta.

Ricerca motorizzata

La OMICS/Scholar Central di Hyderhabad è nella Beall's list degli editori "predoni". Il suo direttore, Srinubabu Gedela, se ne lamentava su Nature, sebbene pretenda dai 2.700 ai 3.600 dollari a pubblicazione e a sorpresa, i prezzi non essendo indicati sul sito.

La fusione fredda targata INFN-Unesco

Un minuto dopo la mezzanotte del 1 aprile, da fonte autorevole si apprendeva dell'articolo di 11 ricercatori dell’INFN, 6 di due aziende in Italia e 1 di un'azienda britannica, sulla fusione fredda avvenuta nella cella che Francesco Celani va costruendo dal 1989. Prima la custode ammira la forma, poi passerà ai contenuti.

Nuove generazioni

Quattro anni fa, due presunti ricercatori del Center for Research in Applied Phrenology (CRAP) dimostravano l'efficacia del programma SCIgen nel produrre articoli apparentemente di informatica. Le riviste scientifiche non ci sarebbero ricascate, pensava la custode- Sbagliava.

I predoni dell’open access, cont.

ECONOMIA. Torniamo sul racket in open access che pubblica roba scadente in cambio di 1.800 dollari in media. Recluta vittime soprattutto nel terzo mondo con la complicità di ricercatori del primo mondo che, per vanità, ingenuità o peggio, fanno da specchi per le allodole e/o foglie di fico.
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