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Evoluzione della puntura (di zanzara)

C'è chi pensa che le zanzare pungano tutto ciò che si muove e respira, e chi invece, cosparso di pomfi pruriginosi, guarda con odio e invidia all'amico pressoché incolume. Eppure questi insetti scelgono le proprie vittime in modo tutto fuorché casuale.

Formiche che sanno quello che vogliono

Anche le formiche hanno le loro priorità. Per la prima volta, ricercatori dell’Arizona State University hanno scoperto che anche le formiche hanno la capacità di modificare le loro strategie di decisione, vagliando le diverse opzioni in base alle loro esperienze passate.

Strategie di resistenza

AMBIENTE - Anche se in Italia l’introduzione degli OGM in campo aperto è ancora oggetto di dibattito politico l’introduzione di piante OGM nell’ambiente risale a circa 20 anni fa e, come riportato nello speciale di Nature di alcuni mesi fa, in tutto il mondo ci sono circa 170 milioni di ettari coltivati (su un totale di 1,5 miliardi totali).

OggiScienza TV – Insettofilia

OGGISCIENZA TV – L'idea di mangiare insetti non riesce ancora a rompere il muro del tabù, eppure le ricerche dimostrano che evolvere all'entomodieta sarebbe una scelta vantaggiosa tanto in campo ecologico e di sostenibilità quanto in campo nutrizionale. Non resta -pian piano- che adattarsi all'idea e prendere in considerazione l'ipotesi di provare. Francesca Mancini, ricercatrice della SISSA di Trieste e Studentessa del Master in complex action ci racconta come fare i primi passi.

Dalle stalle alle stelle

CRONACA - Il senso degli scarabei per le stelle. È proprio il caso di dirlo, almeno per gli stercorari: gli scarabei che si nutrono di sterco, trasportato sotto forma di caratteristiche palline più grandi di loro, per orientarsi nelle notti senza luna usano proprio le stelle e in particolare quelle della Via Lattea. La prova? La troviamo negli esperimenti raccontati in un articolo pubblicato su Current Biology: i primi che documentano negli insetti questo comportamento, noto finora solo negli uccelli, nelle foche e negli esseri umani
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Cervelli complessi dal Cambriano

CRONACA - Un fossile straordinariamente ben conservato ci fornisce importanti informazioni sulle prime fasi di evoluzione del sistema nervoso centrale complesso. Fuxianhuia protensa, così è stata chiamata la nuova specie, è un artropodo vissuto oltre 520 milioni di anni or sono, senza però lasciare discendenti fino ai giorni nostri. Nonostante ciò, questo organismo rappresenta un'importante testimonianza dell'evoluzione del cervello e dei sistemi sensoriali negli artropodi, il phylum animale più diversificato e diffuso sulla Terra, comprendendo, tra gli altri, insetti, crostacei e aracnidi. Questa specie, descritta sulle pagine dell'ultimo numero di Nature, presenta infatti un cervello anatomicamente molto complesso se paragonato a tutti gli altri organismi del Cambriano finora noti: senza entrare troppo nei dettagli, il cervello risulta tripartito con neuropili ottici molto sviluppati, mostrando un elevato livello di encefalizzazione in una specie dalle caratteristiche anatomiche molto 'primitive'. Una simile struttura, che oggi si ritrova oggi negli insetti e nei malacostraci, il gruppo di crostacei che comprende granchi e gamberi, non si riteneva essersi originata in una fase così precoce dell'evoluzione della vita pluricellulare
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Ischia, “l’Isola Verde”

La chiamano “l’isola verde”, forse per l’abbondante tufo verde di origine vulcanica, o per la rigogliosa vegetazione che lo ricopre. Di sicuro Ischia, la maggiore delle isole flegree che si affacciano sul Golfo di Napoli, è un piccolo gioiello naturalistico.
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