archivelaser

SCOPERTE

Le stelle hanno voce

SCOPERTE - Durante uno studio di idrodinamica John Pasley, della University of York, e i suoi colleghi devono aver strabuzzato...

Imbrigliando la fusione nucleare

Arriva dal National Ignition Facility (Nif) della California, e potrebbe trattarsi di una pietra miliare sulla tortuosa via della fusione nucleare. Una fonte d'energia illimitata e in grado di auto-sostenersi, una risorsa a costo zero, alla stregua del processo che alimenta il Sole; qual è la condizione per sfruttarla?
ricerca

Più spade laser per tutti

Fisici dell'Università di Harvard e dell'MIT di Boston, negli Stati Uniti, hanno creato una nuova forma di materia. La ricerca smentisce una convinzione comune sulla luce, e cioè che i fotoni non possano interagire tra loro. Un risultato di gran lunga più importante è che le molecole fotoniche create dal gruppo statunitense ci permetteranno di combattere come uno Jedi.

Cover boy

Sta diventando un'abitudine? Jacopo Bertolotti dell'Università di Firenze e di Twente, già finito sulla copertina di Nature per il volo di Lévy, ci ritorna con una spettacolare ricerca di fotonica.

Gli scopi pacifici del laser da guerra

FUTURO - Un gruppo di ricercatori della Michigan State University, negli Stati Uniti, ha sviluppato un laser capace di rilevare ordigni artigianali, l'arma più letale in cui s'imbattono i soldati in Iraq e Afghanistan. Il laser, dall'aspetto simile a un semplice puntatore per presentazioni, ha in potenza sensibilità e selettività sufficienti da esplorare vaste zone e rilevare dispositivi esplosivi improvvisati, armi responsabili di circa il 60% delle morti tra i soldati della coalizione condotta dagli Stati Uniti (e di cui fanno parte, in Afghanistan, anche soldati italiani). Marcos Dantus, chimico, ha pubblicato i risultati del suo gruppo nell'ultimo numero di Applied Physical Letters

La rivoluzione dov’è? Seconda puntata

NOTIZIE - Sarà una specialità locale come la raclette? Al CERN di Ginevra sono stati misurati tassi e tempi dell'aggregazione di nanoparticelle e vapore acqueo a certe temperature e con un'energia equivalente a quella dei raggi cosmici galattici. In natura però i nuclei - gli aerosol - che innescano la formazione delle nubi sono molto più grossi e Stefano Henin, Jérôme Kasparian e altri fisici del gruppo di biofotonica all'università di Ginevra hanno progettato un esperimento per produrli in condizioni e grandezze reali. Nell'autunno del 2009 hanno installato sulla riva del Rodano un "sistema laser Teramobile capace di emettere terawatt in femtosecondi" oltre a svariati strumenti per rilevare gli effetti delle rapidissime pulsazioni del fascio laser sulla composizione chimica dell'aria. In condizioni meteo che andavano da 2 a 36° C e con un tasso di umidità dal 30 al 100%, a varie ore del giorno e della notte hanno sparato lampi di 270 femtosecondi l'uno per un totale di 133 ore. Chissà i vicini cos'avranno pensato, prove per una discoteca o per comunicare con gli alieni?
1 2
Page 1 of 2