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Waiting for Curiosity – 10

COSTUME E SOCIETÀ - Anno 5 d.a., mese 7, giorno 2. Tempo terrestre perché non mi hanno messo a posto l'altro orologio. Adesso provo a sbloccarlo contro un sasso. Tanto non mi guarda nessuno, al Jet Propulsion Lab parlano solo della Cicciona, mi s'inceppasse un pannello n0n alzerebbero un dito per schiacciare reset. Ingrati. Sono anni 5 e mesi 4 che m'è finito il contratto e non ho smesso di lavorare, neanche un giorno di sciopero perché me lo rinnovassero, un viaggio premio al cratere Gale potevano regalarmelo.

Ray Bradbury, ciao e grazie

CULTURA- Ieri, a 91 anni è morto Ray Bradbury, già da tempo malato. Autore di fantascienza (Cronache Marziane, il mio preferito, e Fahrenheit 451, il romanzo che lo rese famoso, fra i tanti) e di gialli, prestigiatore e scrittore prolifico con un'attenzione particolare alla scienza, lo vogliamo ricordare con questa poesia che lesse nel 1971 durante un simposio al Jet Propulsion Laboratory della NASA in occasione dell'antrata nell'orbita marziana del Mariner 9. Quella sera ch'erano anche Arthur C. Clarke e Carl Sagan

Viking aveva trovato la vita su Marte? Boh…

CRONACA - Un rapido giro su Google per vedere quanti hanno rimbalzato la notizia in italiano e scopro che sono in molti. Persino National Geographic, che però mette un titolo cauto. Io la notizia l'ho letta prima sulle pagine di scienza dell'Huffington Post, che non sempre sono affidabili. La notiza è questa: un esperimento che risale alla sonda Viking (1976) avrebbe davvero trovato segni di vita su Marte. Al tempo una misurazione aveva dato risultati positivi, ma visto che non era stata confermata da altri due eperimenti di controllo era stata lasciata da parte. Ora un gruppo di ricercatori fra cui l'autore delle osservazioni positive del 1976, Gil Levin, e anche un matematico italiano, Giorgio Bianciardi dell'Università di Siena, sostengono di aver dimostrato che le misure effettuate da quell'esperimento erano veridiche. Nei nuovi esperimenti gli scienziati hanno eseguito un nuovo tipo di analisi sui campioni dell'esperimento e sui due controlli confrontandoli con campioni biologici e non biologici terrestri. Secondo le loro analisi i campioni dell'esperimento correlano con i campioni biologici e quelli dei controlli con quelli non biologici. Dunque, secondo gli autori, questa sarebbe la conferma che l'esperimento originale era valido

“Marziani” nel deserto di Atacama

CRONACA - Due metri sotto il deserto. Non si tratta di una nuova parodia di un famoso film per teenager, ma dell’insolito habitat in cui vivono delle forme di vita molto primitive, che appartengono al regno degli archeobatteri. I ricercatori del Centro di Astrobiologia di Madrid e della Catholic University of the North in Cile hanno recentemente scoperto un’oasi popolata da un gran numero di questi microrganismi nel luogo più arido della Terra, il deserto di Atacama, in Cile. Gli archeobatteri sono simili ad altri che vivono in zone diverse del pianeta, ma hanno la peculiarità di sopravvivere in assenza di luce e di ossigeno.

Gli antichi mari di Marte

La sonda Mars Express dell'Agenzia spaziale europea (Esa) ha ottenuto delle prove convincenti della presenza, nel passato, di un oceano...

Curiosity, alla ricerca di vita su Marte

FUTURO - Tutto è pronto sulla rampa di lancio di Cape Canaveral in Florida da dove sabato 26 novembre verrà lanciata, alle 16:02 (ora italiana), la sonda Mars Science Laboratory (MSL) che porterà su Marte il rover Curiosity, un robot alto 3 metri e pesante oltre 900 chilogrammi costato oltre 2 miliardi di dollari. Chiunque potrà seguire in diretta il lancio del vettore ATLAS V che porterà in orbita MSL direttamente in streaming sul sito di NASA TV. Curiosity oltre che su Marte sarà presente anche sui principali social network tra cui Twitter (@MarsCuriosity) e Facebook. L’atterraggio di Curiosity è previsto per il 5 agosto 2012, nel cratere Gale con una procedura particolare di cui avevamo già parlato alcuni mesi fa.

Un’animazione… curiosa

NOTIZIE - Un filmato appena pubblicato dala NASA ci spiega in 11 minuti cosa succederà quando la sonda soprannominata Curiosity arriverà su Marte, non prima dell'agosto 2012. Il 25 novembre il Mars Science Laboratory della NASA lascerà la Terra per volare verso Marte alla ricerca di tracce di vita extraterrestre e valutare se il pianeta abbia mai avuto un ambiente adatto alla vita microbica e le condizioni favorevoli per la conservazione di organismi. Questo aiuterà gli scienziati a capire meglio se la vita potrebbe essere esistita sul Pianeta Rosso e, in caso affermativo, dove si potrebbe cercare in futuro.

Fine delle trasmissioni, sul serio

NOTIZIE - Spirit, di nome e di fatto a questo punto. Kaputt. Ieri la NASA ha annunciato che basta, non ci saranno più tentativi di contatto con il rover marziano a partire dal 25 maggio prossimo. L’ultimo segno di vita Spirit l’ha dato il 22 marzo 2010. Poi più niente. Era danneggiato e non riusciva più a spostarsi e secondo gli scienziati questa inattività lo ha reso vulnerabile alle basse temperature dell’inverno marziano. I tecnici speravano si riprendesse all’arrivo della primavera, ma così non è stato

Spirit silenzioso

NOTIZIE - Non tutto è perduto, ma diciamo che le speranze di tornare a cogliere qualche segnale dal rover marziano Spirit si fanno via via più fievoli. Specialmente dopo che qualche giorno fa è stato raggiunto il momento dell’anno marziano in cui la sonda ha ricevuto il massimo dell’illuminazione solare (vitale per la sua alimentazione) e non ha dato comunque segni di vita. Avevamo lasciato il rover impantanato nelle sabbie marziane, all’inizio della brutta stagione sul Pianeta Rosso, pronto per andare in stand-by in attesa che le temperature salissero di nuovo e l’illuminazione fosse sufficiente a rimetterlo al lavoro. Nonostante l’arrivo della stagione calda lo ritroviamo nella stessa condizione, stavolta del tutto silenzioso.

Sniffare la vita

NOTIZIE - Curiosity Rover, il robot che verrà spedito su Marte nel 2012, sarà equipaggiato con un rilevatore di alito pesante e flatulenze. La vita puzza, e se se ne vuole trovare qualche traccia sul Pianeta Rosso un naso sensibile al metilmercaptano, può rivelarsi un prezioso alleato. Sulla Terra la sostanza viene infatti prodotta in grandi quantità dai batteri (alcuni di questi vivono nell’organismo umano provocando certe tipiche puzze)
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