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L’Homo Sapiens e le sue prime vacanze in Sicilia

“Gli argonauti riuscirono a passare attraverso lo stretto di Messina, sopravvivendo ai mostri Scilla e Cariddi, e così fece anche Enea. Ma l’Homo sapiens? Come ci è arrivato in Sicilia?”. Un’introduzione di Giovanni Lelli dell’Enea, presentando i risultati dell’ultima ricerca che, dopo due anni di collaborazioni tra le Università di Roma, Napoli, Palermo, Trieste e Messina, il Max Planck Institute, l’Australian National University, l’ISPRA e l’IAMC-CNR ha gettato nuova luce sulla presenza dell’Homo sapiens sull’isola. O meglio, su come ci è arrivato. Lo studio verrà pubblicato sul Journal of Geological Society of London, ed è stato presentato il 17 settembre a Roma presso la sede dell’Enea.

Senza più doppi sensi

“Siamo soli”. A leggerlo così scritto la maggior parte di noi -pessimisti- molto probabilmente interpreterà liberamente la sentenza come “Siamo in solitudine”, ma sotto sotto rimarrà l’ antipatico dubbio che sia stato un ottimista a scriverla intendendo qualcosa di simile a “siamo fulgide stelle”. “Soli” è uno dei tantissimi esempi di parole polisemantiche la cui ambiguità interpretativa, finora, poteva essere risolta dall’ analisi del contesto semantico o, in altre parole, dei protagonisti, luoghi, tempi e contenuti del messaggio.