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Errori di grammatica? Li notiamo anche inconsciamente

“Sto lavorando duro per prepariamo errore il mio prossimo.” Distratto dal telefono, assorbito da un’email, dopo una breve occhiata il nostro cervello sarà comunque in grado di notare gli errori grammaticali presenti nella frase precedente, anche se non ne siamo consapevoli.

Stessi geni, individualità distinte

Immaginiamo due individui geneticamente uguali, come gemelli monozigoti, cresciuti nello stesso ambiente. Sappiamo che, malgrado le somiglianze, saranno in qualche modo differenti, ognuno con un insieme di pensieri, gusti, capacità, inclinazioni caratteristici della loro unicità. Ma è possibile misurare un indicatore biologico di queste differenze che emergono anche quando si condividono geni e ambiente?

Basta davvero crederci?

LA VOCE DEL MASTER - Può davvero l'atteggiamento del medico influenzare anche a livello chimico la risposta di un paziente ad una terapia o anche solo alla somministrazione di un placebo? Ci rispondono Giorgia Silani, ricercatrice di neuroscienze cognitive alla Sissa di Trieste e Fabrizio Benedetti, responsabile del Laboratorio di Neurofisiologia dell'effetto placebo dell'Università di Torino, che abbiamo intervistato in occasione dell'incontro "Neuroscienze dell'empatia" tenutosi durante Infinitamente, il festival di arte e scienza dell'Università di Verona. Nel suo ultimo studio, pubblicato sul numero di Marzo della rivista Pain, Fabrizio Benedetti e i suoi collaboratori hanno analizzato come una suggestione verbale positiva da parte del medico curante attivi nel cervello il rilascio di sostanze chimiche simili alla morfina, le endorfine, e alcune simili alla cannabis,ovvero i cannabinoidi.

OggiScienza TV – In somnis veritas

OGGISCIENZA TV - Da sempre l'esistenza di un mondo parallelo, quello del sogno, esercita un fascino misterioso sugli uomini. Il fatto che durante il sonno si possano compiere azioni del tutto analoghe a quelle della veglia, che l'universo personale venga elegantemente sublimato in simboli e che anche l'impossibile diventi realizzabile, sono alcuni degli elementi che fanno dell'esperienza onirica un magnetico enigma. Ma qul'è il senso biologico di questa eccezionale esperienza mentale, che funzione hanno i sogni, e quali sono le dinamiche che regolano la loro strutturazione? Nonostante le teorie finora proposte siano molte, e in differenti discipline, i sogni rimangono un'intrigante rompicapo anche per la scienza.

Ohibò! Ho una trave nell’occhio.

CULTURA - Phineas Gage, a suo modo, è una superstar. Uso il presente, perché nonostante sia morto da 152 anni, continua a far parlare di sé. Quando ancora non esistevano le moderne tecniche di studio del cervello, ha offerto agli scienziati un’opportunità unica per capire meglio le funzioni cerebrali. In realtà al povero Phineas non interessava la fama e tantomeno il progresso scientifico: era un operaio venticinquenne impegnato nella costruzione delle ferrovie americane. Il 13 settembre 1848 (un bel giorno per la scienza, ma pessimo per lui), mentre stava inserendo una carica esplosiva per la costruzione di un nuovo tratto ferroviario qualcosa andò storto: la detonazione avvenne prima del previsto, e la barra di acciaio che Phineas stava usando gli schizzò in faccia, trapassandogli il cranio. Un incidente sul lavoro che soprattutto in quegli anni non era così strano. La cosa strana, quella sì, è che possiamo ammirare Phineas Gage in una fotografia di qualche tempo dopo, mentre regge orgogliosamente la trave di metallo che attraversò i lobi frontali del suo cervello. Vivo.

Tutto quello che avreste voluto chiedere sul cervello

CULTURA - È stato lanciato ieri un nuovo sito dagli intenti ambiziosi. Si chiama Brainfacts.org, è finanziato con 1,53 milioni di dollari (sul periodo si sei anni) e raccoglierà le informazioni più importanti (e più accertate) provenienti dagli istituti leader della ricerca sul cervello (sia sulla ricerca di base nelle neuroscienze, sia sulle patologie che interessano il sistema nervoso). Il sito è rivolto non ad altri scienziati ma a genitori, studenti, educatori e, non ultimi, policymaker. Questa la mission dichiarata sul sito: Un sito no-profit che offre informazione accurata e risorse per gli educatori per sostenere la sempre crescentre fascinazione del pubblico verso "le meraviglie del cervello e della mente" e per aiutare a smontare i "neuromiti". I tre partner finaziatori non sono da poco: le fondazioni Gatsby e Kavli e la Society for Neuroscience.
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