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Il Nobel per la fisica al bosone di Higgs

Habemus praemium! Dopo un'attesa durata oltre il previsto, l'Accademia reale svedese ha proclamato i Nobel per la fisica 2013. Dopo i computer superveloci nel 2012, è la volta del tanto atteso bosone di Higgs. Il premio è stato assegnato al fisico britannico Peter Higgs, da cui il bosone prende il nome, e al belga François Englert, per aver teorizzato le modalità in cui le particelle elementari acquisiscono massa: modalità confermate dalla scoperta al Cern del bosone, l'anno scorso.

Il Nobel per la fisica ai computer superveloci

CRONACA - Il premio Nobel per la Fisica 2012 è stato assegnato ai ricercatori Serge Haroche e David Wineland, per i loro lavori in fisica quantistica. I due hanno progettato indipendentemente metodi innovativi che hanno permesso d’isolare, misurare e manipolare particelle individuali senza comprometterne la natura quantistica. Specialista di fisica atomica e ottica quantistica, Haroche, 68 anni, è uno dei pionieri dell’elettrodinamica quantistica in cavità, un campo che ha tra i suoi scopi la realizzazione di prototipi basati sull’elaborazione quantistica dell’informazione. Docente al Collège de France di Parigi, il Nobel francese lavora ai laboratori Kastler Brossel, che fanno parte della Scuola Normale superiore della capitale francese. Wineland, coetaneo di Haroche, ha percorso la sua intera carriera accademica negli Stati Uniti, dove lavora all’Istituto nazionale per gli standard e la tecnologia (NIST) di Boulder. Wineland studia il raffreddamento laser di ioni, il loro confinamento in trappole elettriche, e l’uso di ioni intrappolati per eseguire operazioni di computazione quantistica

Altro giro, altri regali

A fine luglio la fondazione del miliardario Yuri Milner aveva distribuito $27 milioni a nove teorici di varie età, con il premio per la fisica fondamentale. Ora ha istituito un premio da $100.000 per i “Nuovi Orizzonti della Fisica… mirato a giovani promettenti” e uno di consolazione e/o in attesa di quello da $3.000.000.

Montagnier direttore: i Nobel insorgono

POLITICA - Succede in Africa ma interessa tutti, anche l'Italia. 45 (su Nature leggerete 35, ma nel frattempo sono aumentati) premi Nobel hanno aderito alla protesta formale inoltrata al presidente del Camerun per la nomina di direttore ad interim del premio Nobel Luc Montagnier del Chantal Biya International Reference Centre (CIRCB) nella città di Yaoundé. Che cosa non va in questa nomina? "I problemi sono almeno due" spiega Vittorio Colizzi, virologo dell'Università di Torvergata, che ha diretto il centro in questione per ben tre anni, e cioè fino alla scorsa primavera. Da un lato, continua Colizzi, c'è un anomalia amministrativa. Il CIRCB da un anno cerca di dotarsi di un direttore con pieni poteri perché fino adesso le responsabilità sono state suddivise, i poteri amministrativi e finanziari erano dati a un amministratore camerunese e i poteri scientifici a un direttore internazionale. "Io sono stato direttore scientifico per tre anni ma questo sistema non ha funzionato," continua lo scienziato, "allora il presidente (del Camerun) ha stilato un nuovo statuto dove ha recepito queste difficoltà e ha previsto, come fanno altre istituzioni scientifiche, la presenza di un solo direttore con compiti sia scentifici che amministrativi. Questo è successo il 31 di maggio."

Il genoma personale, ovvero quando Twitter e la scienza si incontrano

CRONACA - Twitter e gli altri social network hanno senz'altro un forte impatto sul nostro modo di fruire le informazioni che ogni giorno circolano sul web. Selezionare un argomento di nostro interesse e raccontare in diretta un evento sono azioni a cui gli utenti di Twitter sono ormai abituati. E la scienza non sta certo a guardare. Sempre più spesso ai grandi convegni sono proprio i ricercatori a twittare o postare sui blog i commenti alle presentazioni dei colleghi. E anche i premi Nobel non si sottraggono alle regolo del web, come Dan Shechtman che ha ringraziato da Twitter i membri della Fondazione Nobel per avergli assegnato il premio.

Quasicristalli, ecco il Nobel per la chimica

CRONACA - È Daniel Shechtman, professore al Technion l'Istituto di Tecnologia di Israele, il vincitore del Nobel per la Chimica 2011. Il premio gli è stato assegnato per i suoi lavori sui quasi-cristalli. Shechtman (e il suo team di ricerca) sono stati i primi a riportare l'osservazione (e una descrizione ufficiale) di questo tipo di struttura, nel 1984. (In questo momento Schechtma non è ancora stato raggiunto al telefono, nonostante i tentativi del comitato). I quasi-cristalli (materiali con proprietà speciali, legate proprio alla loro geometria strutturale) sono strutture ordinate ma non periodiche (un cristallo normale è formato da una struttura periodica di uno o più atomi che viene ripetuta in ogni punto della griglia. Per questo motivo il cristallo ha il medesimo aspetto quando viene osservato da qualsiasi punto della griglia). Semplificando, dire che una disposizione di elementi è non-periodica significa dire che non ha simmetria translazionale e cioè che una copia della disposizione traslata non corrisponderà mai perfettamente all'originale

Cacciatori di supernove

CRONACA - Il secondo Nobel dell'anno va alla ricerca sulle supernove e a come ci hanno permesso di capire che l'Universo si espande con un moto accelerato. Anche questa volta il premio va diviso in tre: Saul Perlmutter, Brian Schmidt e Adam Riess sono i vincitori di quest'anno. I tre scienziati (in due gruppi di ricerca diversi) hanno scoperto (nel 1998) che l'espansione dell'Universo sta accellerando, al contrario di quanto si aspettavano - un po' come lanciare una palla verso il cielo, spiegano, e invece di vederla cadere, l'hanno vista allontanarsi a sempre maggior e velocità).

Intervista a Chen-Ning Yang (per gli amici, Frank)

NOTIZIE – New York. C'è una parola nella fisica moderna che compare dappertutto. Equazioni, teorie le più disparate, bizzarri fenomeni naturali, Premi Nobel: sono tutti degli Yang-qualcosa, tanto da far pensare a un massiccio caso di omonimia. L'impressionante mole di scoperte risale tutta ad una persona sola: Chen-Ning Yang, per gli amici Frank, senza dubbio lo scienziato che ha contribuito a plasmare la nostra attuale visione dei fenomeni naturali più di ogni altro. Al C. N. Yang Institute for Theoretical Physics di Stony Brook, Frank è di casa. E non solo perché il centro di ricerca porta il suo nome. La maggior parte delle incredibili scoperte della sua carriera scientifica hanno avuto luogo proprio attorno a Stony Brook, dove approdò dopo aver studiato a Chicago sotto la supervisione di Enrico Fermi, di cui Frank ricorda: “Lavorare con Fermi ha avuto un'enorme influenza su di me: ho imparato quali problemi lui considerava importanti e come affrontarli.” L'ottantanovenne fisico cinese, ora direttore onorario della Tsinghua University di Pechino, torna a Stony Brook ogni anno per raccontare ai vecchi amici le sue nuove scoperte con l'entusiasmo di sempre...

Un caffè con il Nobel

NOTIZIE - Da Lunedì scorso il Centro Internazionale di Fisica Teorica ICTP di Trieste sta celebrando il 45° anniversario dalla fondazione. Le celebrazioni culminano oggi con l’assegnazione della medaglia Dirac, prestigioso premio assegnato ogni anno a uno scienziato che lavora nel campo della fisica o della matematica. Molti gli ospiti illustri presenti. OggiScienza ne ha approfittato per scambiare due chiacchiere davanti a un caffè con David Gross, premio Nobel per la fisica nel 2004 per i suoi lavori sulla forza nucleare forte.

Una bella settimana per aspiranti genitori

Due buone notizie in pochi giorni: dal Nobel al papà della fecondazione in vitro all'ordinanza del Tribunale di Firenze che bolla di illegittimità costituzionale il divieto alla fecondazione eterologa posto dalla legge 40
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