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Un oceano al posto del Sahara (non ci sarà, ma poteva esserci)

CRONACA - Se le cose fossero andate diversamente, lì dove oggi c'è il deserto arido più esteso del mondo, il Sahara, avrebbe potuto esserci un oceano. Lo sostiene una recente ricerca geologica dell'Università di Sydney, Australia, e del Centro tedesco di ricerche geoscientifiche di Potsdam. Coi se e coi ma non si fa la storia, dice la saggezza popolare. E neanche la geologia. Ma ciò non significa che chiedersi 'come sarebbe andata a finire se...', non sia utile.

Acque dolci in fondo al mare

Intrappolate sotto il fondo dell'oceano potrebbero nascondersi grandi riserve di acqua dolce. A dirlo è un lavoro pubblicato su Nature da Vincent Post della Flinders University, Australia insieme a Jacobus Groen e Henk Kooi (VU University, Amsterdam), Mark Person (New Mexico Tech), Shemin Ge (University of Colorado) e W. Mike Edmunds (University of Oxford).

Autostrade oceaniche

AMBIENTE - In questi giorni sono apparsi su Nature i risultati di uno dei più consistenti progetti biologici mai finanziati ad oggi, denominato progetto TOPP (Tagging of Pacific Predators), che negli ultimi 10 anni ha coinvolto più di 75 fra biologi, oceanografi, ingegneri e informatici. Un’indagine di portata senza precedenti, assimilabile ad quelle che coinvolgono per lo più la fisica e l’astronomia, che ha permesso di comprendere i tragitti percorsi da 23 specie diverse di predatori marini dell’Oceano Pacifico, visibili anche qui Attraverso l’applicazione di alcune piccole trasmittenti sul dorso degli animali, quest’ultimi stati letteralmente spiati via satellite per conoscerne le migrazioni e gli habitat più frequentati. Dai medesimi ‘tag’ elettronici sono state ottenute anche informazioni riguardanti la temperatura dell’acqua, salinità e la profondità degli spostamenti effettuati.

L’energia dagli oceani

NOTIZIE - Il nuovo dispositivo, sviluppato da ricercatori della Stanford University è costituito da un elettrodo che attrae gli ioni positivi del sodio e uno che attrae gli ioni cloro negativi. Quando gli elettrodi vengono immersi in acqua salata, attirano ioni sodio e cloro dall'acqua, e questo movimento di ioni genera una corrente elettrica. Gli elettrodi vengono ricaricati sostituendo l'acqua dolce a quella salata, e applicando una corrente relativamente bassa, che allontana gli ioni. E reimmettendo gli elettrodi nell'acqua salata il processo ricomincia.

L’acidificazione degli oceani

LA VOCE DEL MASTER - Fino a dieci anni fa l’acidificazione degli oceani era un fenomeno conosciuto solo da un piccolo gruppo di oceanografi. Oggi viene considerato un problema urgente e strettamente collegato al tema del cambiamento climatico: entro il 2100 gli oceani potrebbero infatti diventare più acidi del 150%.
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