archivePompei

L’olio d’oliva può salvare Pompei

NOTIZIE - Meno di una settimana fa, negli scavi di Pompei crollava l'ennesimo muro, che si aggiungeva così alla lista di danni già subiti dal complesso archeologico campano negli ultimi anni. Principali responsabili, secondo gli amministratori del sito, la pioggia e il vento: come se la mancanza di manutenzione fosse ormai data per acquisita. Senza interventi di messa in sicurezza non si può sperare di ottenere risultati di un qualche rilievo: la notizia positiva è che almeno la tecnologia sembra andare incontro alla protezione del patrimonio culturale. Un gruppo di ricercatori anglo-americani ha infatti inventato un sottile materiale impermeabile e trasparente, dotato di proprietà che permetterebbero la protezione di edifici storici in pietra calcarea. Il cellofan. No, seriamente. Vicki Grassian, chimica dell'Università dell'Iowa, Stati Uniti, ha pubblicato insieme ad altri ricercatori dell'Università di Cardiff, Regno Unito, uno studio su Scientific Reports

Tablet e archeologia

FUTURO - Un vecchio adagio mutuato da una citazione di Thomas Edison recita "la scienza è 1% ispirazione e 99% traspirazione". Lo sanno bene (fra gli altri) gli archeologi, per i quali la routine quotidiana è l'annotazione meticolosa di misure e considerazioni sugli scavi, che non sono altro che il materiale grezzo che dev'essere poi essere condiviso, organizzato e analizzato. Finora tutto questo è stato fatto sulla carta poiché il lavoro sul campo non consentiva una digitalizzazione del dato immediata, ma grazie ai tablet pc tutto potrebbe cambiare.