archivericerca

ricerca

Mammografie, quanto spesso? 50 anni di studi per cominciare a capirlo

SALUTE - Il dibattito sulle tempistiche delle mammografie, e sugli effettivi benefici di effettuare controlli più frequenti e regolari, non è certo nuovo. Uno studio della Harvard Medical School e del Brigham and Women's Hospital ha raccolto i risultati di 50 anni di ricerche internazionali, che hanno valutato benefici e svantaggi degli screening mammografici: ne è emerso che se i lati positivi sono sopravvalutati, le possibili conseguenze negative vengono invece sottostimate. Gli autori dello studio riportano che la stime, per quanto riguarda la riduzione del tasso di mortalità per tumore al seno grazie agli screening, è di circa il 19%. Per le donne tra i 40 e i 50 anni si riduce al 15%, per quelle tra i 60 e i 70 arriva invece fino al 32%. I benefici che ogni singola donna può trarre dagli screening, tuttavia, dipendono sensibilmente dalla propria storia personale e familiare, e dai conseguenti rischi soggettivi di sviluppare o meno un tumore al seno. Per questo motivo, secondo gli esperti, sia i medici che le pazienti necessitano di più informazioni e consapevolezza per poter individuare quello che è l'approccio allo screening più adatto a ogni donna.
ricerca

Ebola, le misure per contenere l’epidemia

CRONACA - Oltre cento morti solo in Guinea, una decina in Liberia e diversi casi sospetti di pazienti in Ghana, Mali, Senegal e Sierra Leone: sono questi gli ultimi dati rilasciati dall’Organizzazione mondiale per la sanità sull’epidemia di ebola in corso nelle ultime settimane in Africa. A colpire è il ceppo peggiore del virus, quello a più alto tasso di mortalità, chiamato Zaire, con picchi anche oltre il 90%. E il contagio è in espansione non solo nei villaggi rurali, isolati gli uni dagli altri, ma ha iniziato a minacciare i grandi centri urbani, in particolare la città di Conakry (capitale della Guinea) dove vivono circa due milioni di persone. “È uno dei peggiori focolai di ebola che abbiamo mai affrontato” dichiara l’Oms, che pronostica almeno altri quattro mesi di sforzi per arginare il più possibile il contagio. E in diversi aeroporti internazionali sedi di scalo per i voli provenienti dall’Africa è già scattato il codice rosso: in Europa a Parigi, Bruxelles, Madrid, Francoforte e Lisbona.
ricerca

Riconoscere il vaccino (e la malattia) annusando

SCOPERTE - Se il risultato principale della vaccinazione sarà proteggervi da determinate malattie, uno di quelli secondari sarà conferire al vostro corpo un odore tutto nuovo. Secondo gli scienziati, i risultati di uno studio pubblicato su Physiology and Behavior saranno il punto di partenza per indagare il sistema immunitario umano da un punto di vista del tutto nuovo: quello olfattivo. Cosa comporta, concretamente, il cambio di odore? Potrebbe essere possibile riconoscere la presenza di una malattia solamente su basi olfattive, senza usare metodi invasivi e prima della comparsa di sintomi evidenti. "Le implicazioni future potrebbero riguardare non solo il monitoraggio delle malattie e la diagnosi precoce, ma anche la sicurezza alimentare e il bioterrorismo", spiega Bruce Kimball del Monell Chemical Senses Center, uno degli autori dello studio. Durante la ricerca, effettuata su topi, in una prima sessione gli animali dovevano distinguere tra l'urina di conspecifici vaccinati contro il virus della rabbia oppure contro il virus del Nilo Occidentale. In un'altra parte della ricerca, dovevano invece discriminare tra l'urina di topi trattati con il lipopolisaccaride (LPS), un'endotossina batterica che attiva il sistema immunitario, e quella di topi non trattati.
1 11 12 13 14 15
Page 13 of 15