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L’orecchio per il gusto

CRONACA - “Dolce!”, si è detto fra sé e sé il topolino allenato a premere la leva quando suona la campanella. “Dolce”, ha pensato con un ritardo di circa 100 millisecondi quello che ha ricevuto il bocconcino senza alcun segnale acustico di avvertimento. Ecco, a grandi linee questo è quello che deve essere successo nel cervello dei ratti testati nel laboratorio di Neurobiologia e Comportamento della State University di New York per le ricerche sul gusto condotte da Alfredo Fontanini, italiano emigrato all'estero e premiato da Obama per i suoi studi sul gusto e sull'olfatto. Fontanini e il suo team hanno scoperto che i segnali acustici sono in grado di farci percepire un sapore più velocemente e, nell'articolo appena pubblicato sulla rivista Neuron, hanno descritto i dettagli della loro scoperta
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