archiveUniverso

Il bosone c’è e si vede

CRONACA - Il bosone di Higgs esiste ed è stato finalmente trovato! «I think we have it. Do you agree?». Si conclude con queste parole divertite, pronunciate da Rolf-Dieter Heuer, direttore generale del CERN, lo storico – possiamo ora dirlo – incontro che si è svolto questa mattina a Ginevra. Il bosone di Higgs, questa misteriosa particella senza la quale la materia come noi la conosciamo non esisterebbe e che per molti anni i fisici hanno inseguito senza sosta, è stata finalmente trovata e la fisica compie così un balzo in avanti. La notizia dell’annuncio di una possibile grande scoperta era nell’aria da qualche giorno. La sala conferenze del CERN, il più grande laboratorio di fisica delle particelle del mondo, era questa mattina gremita di persone in trepidante attesa. A loro si univano migliaia di utenti collegati via web per assistere all’evento in diretta streaming. Anche sui social network si percepiva in tempo reale l’eccitazione generale: molti ammettevano di non avere ben chiara l’idea di cosa si stesse parlando ma c’era il desiderio di esserci comunque, di partecipare.
LA VOCE DEL MASTER

Missione Planck: intervista a Carlo Baccigalupi

LA VOCE DEL MASTER - Ultime dalla missione Planck. Il satellite ha individuato enormi nubi di gas freddo e una misteriosa nebbia di microonde che potrebbe aiutarci a capire le origini della materia oscura nella nostra galassia. Ce le racconta in un’intervista il Professor Carlo Baccigalupi, uno dei responsabili del Planck Data Processing Centre di Trieste. (Il servizio è stato realizzato da Isabella Buono, Elisa Corni, Alice Pace)

Antenne puntate sull’Universo

CRONACA -È ancora in costruzione, ma è già diventato il più grande, costoso e complesso osservatorio astronomico al mondo. Inaugurato ufficialmente una settimana fa, a 5.000 metri di altitudine sull’altopiano di Chajnantor in Cile, l’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA) ha dato il via alle prime osservazioni mettendo in funzione circa un terzo delle 66 antenne paraboliche previste dal progetto. Per ora le 19 parabole, dal diametro di 7 e 12 metri, sono separate al massimo da una distanza di 125 metri l'una dall'altra, ma quando saranno tutte posizionate tale distanza potrà raggiungere i 16 chilometri, come è possibile vedere nell’infografica interattiva realizzata dal Guardian

1000 secondi di antimateria

NOTIZIE - 1.ooo secondi, ovvero 16 minuti e 40 secondi: questo è il tempo per cui i fisici dell'esperimento Alpha dell'Deceleratore di antiprotoni del Cern di Ginevra sono riusciti a mantenere "in vita" una manciata di antimateria. In particolare di tratta di atomi di antidrogeno, l'atomo di antimateria più semplice (come l'idrogeno è l'atomo più semplice di materia ordinaria). I risultati dell'esperimento sono stati pubblicati pochi giorni fa su Nature Physics. Non è la prima volta che i fisici del team di Alpha producono e catturano antimateria, ma la volta scorsa gli atomi di antidrogeno sono stati trattenuti solo per meno di due decimi di secondo. Il risultato di questi giorni invece rappresenta un importante passo avanti per poter studiare la natura dell'antimateria.

Universo 3D

NOTIZIE - I puntini rossi sono le galassie più lontane da noi, quelli viola quelle più vicine. Usando i dati di molti telescopi sparsi in entrambi gli emisferi gli astronomi hanno creato la mappia più completa ad ora disponibile dell'Universo, in tre dimensioni. 45.000 galassie fino alla distanza di 380 milioni di anni luce, questi i numeri della 2MASS Redshift Survey, che copre il 95% del cielo attorno a noi (il restante 5% è quello sul piano della nostra galassia, la Via Lattea, che con l'intensità delle luce delle stelle e l'opacità delle polveri comsmiche oscura la visione delle galassie retrostanti.

Cosa vedrà WEBB

NOTIZIE - Il telescopio spaziale Webb è un progetto NASA dalla lunga gestazione. Chiamato precedentemente Next Generation Space Telescope, ha preso il nome di Webb nel 2002 (James Webb è stato il secondo direttore della NASA). Si tratta di un telescopio spaziale nell’infrarosso, che si prevede di lanciare in orbita nel giugno 2014. Gli scienziati hanno grosse aspettative su questo telescopio che dovrebbe osservare gli oggetti più distanti dell’universo, impossibili da raggiungere con gli strumenti a Terra o anche con il telescopio orbitante Hubble, di cui Webb dovrà diventare il successore.

Come si fa a vedere la quinta dimensione?

NOTIZIE - Non sono una fisica (e si vede, dirà qualcuno). Per capire certi concetti ho bisogno di metafore. Quella che ho sempre usato per farmi un’immagine mentale di dimensioni al di là delle quattro canoniche l’ho riubata al libro del reverendo Edwin Abbott Abbott (il romanzo non è nuovissimo, in effetti, del XIX secolo): Flatlandia. Nalla storia gli abitanti di un mondo bidimensionale (dei poligoni) quando incontrano una sfera possono vederla solo come cerchio, ma alcune anomalie del suo comportamento, o meglio della sua apparenza (il fatto di allargarsi e restringersi quando si muove nella terza dimensione, invisibile ai poligoni), fanno loro intuire che c’è qualcosa che sfugge. Anche gli scienziati usano delle “anomalie” per comprendere se il nostro Universo sia in realtà composto da più dimensioni di quelle che possiamo osservare con i nostri limitati sensi. Un lavoro di recente pubblicato su Physical Review D propone un nuovo test che misura come la gravità di oggetti celesti massivi (un buco nero per esempio) piega la luce proveniente da stelle distanti (fenomeno noto col nome di “lente gravitazionale”). Secondo gli autori dello studio questo test potrebbe fornire la prova dell’esistenza di dimensioni ulteriori.
1 3 4 5 6
Page 5 of 6