Dalle pagine della rivista Proceedings of the Royal Society of London B: Biological Sciences emerge oggi un aspetto ancora più interessante: gli individui che vivono nei medesimi gruppi sociali sono in grado di copiare i signature whistle degli altri membri ed utilizzarli nei processi comunicativi. Insomma, i delfini sono in grado di chiamarsi per nome, in modo del tutto analogo a quello che avviene nel linguaggio umano. L’unica differenza è che in questo processo i cetacei ricorrono all’utilizzo del fischio anziché della parola.
In particolare, lo studio mostra come la ripetizione del fischio altrui avvenga esclusivamente entro un secondo dalla percezione sonora dello stesso e anche in assenza di riferimenti visuali. Tale comportamento viene messo in atto esclusivamente tra individui che instaurano forti legami duraturi: i delfini si dimostrano infatti molto selettivi nel riprodurre i suoni solo del partner sociale più stretto. Non è un caso che la maggior parte delle imitazioni dei suoni avvenga in coppie madre-figlio, anche se sono statte osservate, più raramente, in coppie di maschi.
Lo studio, portato avanti tra il 1984 e il 2009 su oltre 250 esemplari sia in cattività che allo stato selvatico, dimostra che questa ripetizione non ha alcuno scopo aggressivo o ingannatorio, ma che si tratta ‘semplicemente’ di un potente mezzo per ristabilire un contatto tra individui tra cui intercorre un solido legame sociale.
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