Purtroppo anche per lo screening cervicale, come per quello mammografico, l’adesione ai programmi di prevenzione è diversa da nord a sud. Se in media nel nostro Paese tre donne su quattro di età compresa tra i 25 e i 64 anni hanno fatto un pap test o hpv negli ultimi tre anni, la percentuale sale all’84% nelle regioni del nord, mentre scende al 62% al sud.
Secondo i dati dello sistema di Sorveglianza Passi, c’è una leggera tendenza verso la crescita della copertura dello screening cervicale: nel periodo 2008-2012 c’è stato un aumento del 6,7% al sud, del 3,9% al centro e del 2,9% al nord.
La scelta di sottoporsi all’esame di prevenzione si ripartisce più o meno equamente tra l’adesione a programmi di screening organizzati dalle Asl e l’iniziativa spontanea, con un successo maggiore dei programmi organizzati al sud.
Infine, l’identikit della donna che si sottopone ai programmi di controllo è molto simile a quello individuato per gli screening mammografici: tra i 35 e 49 anni (la fascia più giovane del target a rischio), coniugata o convivente, con un livello di istruzione elevato e senza particolari difficoltà economiche.