Che vivere in mezzo al verde faccia bene all’umore e alla salute non è certo una novità, ma gli effetti positivi non smettono mai di stupire. Un team di ricercatori israeliani e spagnoli ha condotto l’indagine sui registri di nascita di quasi 40.000 bambini, tutti nati a Tel Aviv tra il 2000 e il 2006. L’obiettivo era osservare, a partire dai dati a disposizione, se vi fossero differenze sostanziali in base al luogo in cui viveva la madre. “Abbiamo scoperto che, nel complesso, un aumento del verde che circonda la casa è associato a un incremento piuttosto significativo del peso del bimbo alla nascita, e a un ridotto rischio di un neonato sottopeso”, spiega Michael Friger del Department of Public Health della Ben-Gurion University of the Negev (BGU), uno degli autori del paper. “Si tratta del primo studio condotto al di fuori degli Stati Uniti, o dell’Europa, che dimostra l’associazione tra la presenza di spazi verdi e il peso dei bambini al momento della nascita”.
Un’ulteriore analisi del team di ricercatori ha poi indagato, per conferma ulteriore, le condizioni socio-economiche delle aree in cui vivevano le madri: ne è emerso che quelle che avevano partorito bimbi sottopeso provenivano da zone svantaggiate e più povere rispetto alle altre, con ridotto accesso a spazi verdi come parchi, giardini comunali, addirittura cimiteri. Tutte quelle aree parzialmente o completamente coperte, insomma, da erba, alberi, cespugli e vegetazione varia. La letteratura scientifica in merito ai benefici dell’abitare in mezzo al verde è tutt’altro che scarna, suggerendo addirittura (come questo studio su Environmental Science & Technology) che gli effetti positivi sulla salute mentale durino anche una volta che ci si è trasferiti altrove.
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