ATTUALITÀ – Il prossimo direttore generale del CERN sarà Fabiola Gianotti, l’attuale coordinatrice della collaborazione ATLAS, l’esperimento che insieme al CMS ha catturato il bosone di Higgs.
La Big Science del CERN, diceva il fisico americano Freeman Dyson, è napoleonica, l’imperatore prepara gli ordini di battaglia e la soldataglia ubbidisce. La descrizione riguardava Carlo Rubbia, non gli amministratori a volte competenti a volte meno, ma consensuali, che gli sono succeduti. Nel 1999, quando il grande collisore di adroni era in ritardo, superava i preventivi, e soffriva dei problemi tipici di macchine mai costruite prima, i fisici dell’INFN avevano eletto Fabiola Gianotti a guidare ATLAS, e di nuovo nel 2009, quando pareva che il Tevatron, l’acceleratore del Fermilab a Chicago, stesse per catturare quel benedetto bosone. Riconoscevano che “quando il gioco si fa duro” ci vogliono nervi d’acciaio, cuor di leone, pelo sullo stomaco e altre doti squisitamente femminili. Non era la sola,
The large Hadron Collider runs on woman power
titolava il CERN Courier nel 2008, con un’iperbole quasi giustificata.
Al CERN, ci dicevano, altre collaborazioni soffrivano di conflitti fra prime donne di sesso maschile, uscivano dati prematuri, qualcuno non rispettava le regole della collegialità…. Quelli di ATLAS, racconta Marco Delmastro nel libro Particelle familiari, formavano invece una squadra compatta, solidale in mezzo a mille differenze, condividevano decisioni, frustrazioni – quel maledetto quench appena acceso il macchinone in gran fanfara! – patemi e notti in bianco ad analizzare i dati,
anni e mesi straordinari, da andarne fieri.
Ora che il CERN compie 60 anni e che il grande collisore di adroni sta per essere riacceso, vanno progettati gli anni e mesi di cui andare fieri e il gioco si fa ancora più duro. Servono diplomazia per estrarre finanziamenti da un centinaio di paesi, idee chiare su come andare in cerca della materia oscura, e suscitare la creatività e il senso di partecipazione in migliaia di ricercatori. E una reputazione che neanche la moglie di Cesare, una passione contagiosa, una disciplina di ferro, i soliti nervi d’acciaio e tutto il resto del corredo. Serve la signora che il 4 luglio 2012 annunciava la scoperta dell’Higgs con gli occhi lucidi e un sorriso da bambina.
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Crediti immagine: Simona Cerrato