Site icon OggiScienza

Fondi in fuga

Italiani ricercatori meritevoli con poche prospettive, al punto che i finanziamenti europei assegnati ai nostri studenti vengono perlopiù spesi all’estero. Lo denuncia un articolo su Repubblica di oggi.
L’European Research Council assegna ogni anno cifre consistenti a ricercatori promettenti, per poter sviluppare i loro progetti di ricerca nel modo più appropriato. L’Italia, insieme a alla Germania è il paese che quest’anno si è assicurato più borse, 32, di cui un terzo sono state assegnate a ricercatrici (anche questo un primato). Eppure di queste solo 14 resteranno in suolo patrio, mentre le altre verranno condotte all’estero. È l’Inghilterra il paese più gettonato dai nostri giovani ricercatori, seguito da Francia e Germania.
Carenza di laboratori e strutture obsolete? Forse non sono solo questi i motivi della persistente fuga all’estero dei nostri scienziati: sopra tutte le altre motivazioni infatti sembra dominare la mancanza di prospettive di carriera in Italia. Per questo i nostri studenti preferiscono investire tempo, fondi e fatica per costruirsi una solida posizione nei paesi che garantiscono loro una continuità professionale, possibilità di finanziamento e di avanzamento nella carriera.

Condividi su