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Una questione di luce

ARTE, MUSICA & SPETTACOLI – A Michelangelo era toccata la parte sbagliata della stanza, così sostiene Maurizio Seracini del Centro Interdisciplinare di Arte, Architettura e Archeologia dell’Università della California. Seracini si riferisce all’episodio riconducibile alla “Battaglia di Anghiari” il celebre affresco dipinto da Leonardo da Vinci nel 1505. L’opera era stata commissionata a Leonardo da Pier Soderini, allora gonfaloniere di Firenze,che aveva a commissionato anche a Michelangelo l’affresco di un’altra battaglia, quella di Càscina. L’opera però non è mai stata portata  atermine dall’artista toscano.
Il mito vuole che fra Leonardo e Michelangelo fossero sorti dissapori legati soprattutto alla personalità e alla rivalità fra i due artisti, e forse in parte il noto caratteraccio di Michelangelo potrebbe aver contribuito. Ma secondo Seracini, che ha ricostruito con precisione l’assetto della stanza assegnata all’affresco di Leonardo – ora scomparso sotto i più recenti affreschi del Vasari – la questione principale è un’altra: la posizione assegnata a Michelangelo era sfavorevole dal punto di vista della luce. Era infatti una parete più buia e con la luce proveniente da destra, e per uno che come Michelangelo dipingeva con la destra era una condizione molto disagevole. Ora gli scienziati sperano che utilizzando le più moderne tecniche di analisi riusciranno a stabilire se sotto gli affreschi del Vasari sopravvive ancora, almeno in parte, il dipinto di Leonardo, celebrato dai suoi contemporanei come uno dei massimi capolavori del 500.

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