Il mito vuole che fra Leonardo e Michelangelo fossero sorti dissapori legati soprattutto alla personalità e alla rivalità fra i due artisti, e forse in parte il noto caratteraccio di Michelangelo potrebbe aver contribuito. Ma secondo Seracini, che ha ricostruito con precisione l’assetto della stanza assegnata all’affresco di Leonardo – ora scomparso sotto i più recenti affreschi del Vasari – la questione principale è un’altra: la posizione assegnata a Michelangelo era sfavorevole dal punto di vista della luce. Era infatti una parete più buia e con la luce proveniente da destra, e per uno che come Michelangelo dipingeva con la destra era una condizione molto disagevole. Ora gli scienziati sperano che utilizzando le più moderne tecniche di analisi riusciranno a stabilire se sotto gli affreschi del Vasari sopravvive ancora, almeno in parte, il dipinto di Leonardo, celebrato dai suoi contemporanei come uno dei massimi capolavori del 500.