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Buone pratiche sulla Via della Seta

Ascolta l’intervista a Giorgio Tamburlini

NOTIZIE – Con la conferenza stampa tenutasi questa mattina il progetto “MarcoPolo2010, Lungo la Via della Seta”, prende definitivamente il via.  A giorni (sabato prossimo) una delegazione italiana (con personale scientifico, tecnico e esperti di comunicazione della scienza) lascerà l’Italia per percorrere il tratto centrale dell’antica Via della Seta, a scopi scientifici e di divulgazione. Un viaggio di due mesi, che culminerà a Shangai, nei padiglioni dell’Esposizione Mondiale, il prossimo settembre.

Il progetto vede partecipare diverse istituzioni, e durante il viaggio verranno seguiti ben tre progetti scientifici (genetica delle popolazioni, genetica del gusto e tradizioni eno-gastronomiche, e salute materno-infantile), oltre che una campagna di  divulgazione. Fra coloro che hanno partecipato stamattina alla conferenza stampa, c’è anche Giorgio Tamburlini consulente  scientifico in ambito sanitario per UNICEF e OMS. Tamburlini – come ci spiega nell’intervista che potete ascoltare qui sopra – parteciperà alla tranche uzbeka del viaggio, dove si occuperà di verificare l’applicazione di alcune “buone pratiche” in materia di salute materno-infantile. Già da diversi anni, anche attraverso l’ospedale pediatrico Burlo Garofolo di Trieste sono in atto interventi per garantire pratiche sanitarie più umane e moderne in paesi come questo, emerso relativamente da poco dalla disgregazione dell’URSS. In uzbekistan e in altre repubbliche ex-sovietiche esiste infatti un problema di eccessiva medicalizzazione per quanto riguarda la maternità, il parto e il puerperio, che incide sulla qualità della vita di donne e bambini.

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