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Alla scoperta del paesaggio fossile

Gli scienziati scoprono le tracce della vita e dell’ambiente preistorico di una vasta area dell’Inghilterra e analizzano come l’innalzamento del mare ne ha modificato l’aspetto.

NOTIZIE – Anche il paesaggio può essere fossile e un gruppo di scienziati ha ora scoperto qual era l’aspetto preistorico di una vasta porzione di territorio inglese noto come fenland, che copre una vasta area delle regioni del Cambridgeshire, Lincolshire e Norfolk. Questa era anticamente un’area paludosa abitata dall’uomo sin dall’Età del Bronzo. Nel corso dei secoli il paesaggio è mutato radicalmente: bonificato e lavorato è diventata una delle zone agricole più importanti nel Regno Unito. L’area inoltre si è abbassata di ben 4 metri e molte zone sono state sommerse. A causa dell’inabissamento uno spesso strato di torba è stato lavato via, lasciando scoperte le tracce di quello che gli scienziati chiamano paesaggio fossile.

Il “tesoro scientifico” osservato dagli archeologi britannici include costruzioni umane e anche degli spettacolari corsi d’acqua fossili. Proprio questi antichissimi corsi d’acqua sono l’oggetto dello studio pubblicato di recente sui Proceedings of the Geologists Association da Dinah Smith e colleghi. Secondo la scienziata i roddon, i resti fossili dei fiumi, sono la chiave per comprendere come funzionava l’intero ecosistema. Gli strati che compongono questi letti sono infatti pieni di piccoli e delicati fossili che offrono notevoli informazioni su quelle che era in passato la vita in questa zona. Queste formazioni, inoltre, sembrano avere subito numerosi e drastici mutamenti nel corso del tempo.

secondo la scienziata inoltre studiare aree come quelle delle fenland è importante per comprendere i mutamenti ai quali sono sottoposte le aree costiere quando il clima cambia.

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