Benoît Mandelbrot ci ha lasciati la scorsa settimana. Ma la sua eredità resterà nei luoghi più impensati della nostra vita quotidiana
Mandelbrot è l’inventore (o lo scopritore?) dell’equazione frattale più nota: il set di Mandelbrot, appunto. Viene da tutti ricordato come il padre fondatore della geometria frattale, la branca della matematica che descrive l’ordine (non sempre percepibile) dietro alla natura. I frattali infatti sono nascosti dappertutto, dai cavolfiori alla forma dei vasi sanguigni. Che cos’è un frattale? È una forma geometrica che a qualsiasi scala (che la si guardi da lontano o da vicinissimo) rimane sempre esattamente uguale. Non è immediato capire come ma queste equazioni sono utili in tantissimi campi: per comprendere il tempo atmosferico, l’andamento del traffico urbano, i terremoti, l’archiviazione dei file nella memoria del computer e via dicendo.
Una curiosità: la frase che da il titolo a questo post è di Mandelbrot stesso, che ha ammesso di aver passato la propria vita a ravanare nella spazzatura della scienza cercando disposizioni frattali, e trovandole nei posti più impensati.
Vi lascio con un talk che Mandelbrot ha dato su TEDtv solo qualche mese prima della sua dipartita. Guardatelo, ne vale la pena (qui lo trovate anche con i sottotitoli).