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La suina non è morta (ma forse non ci interessa più)

Anche quest’anno l’influenza suina c’è. Ma (quasi) nessuno ne parla

NOTIZIE – L’anno scorso in questo periodo eravamo in pieno delirio “influenza suina”. I media ci tartassavano, le scuole erano in subbuglio (ricordo una circolare del nido di mia figlia che chiedeva espressamente di firmare una lettere in cui i genitori si impegnavano a tenere a casa i figli al primo starnuto…) ma anche il Governo ci metteva del suo, spendendo milioni di euro per un vaccino rimasto sostanzialmente inutilizzato. E quest’anno? Il silenzio è assoluto, eppure…

… proprio ieri la Health Protection Agency (HPA) britannica ha diffuso il dato:  nel Regno Unito da ottobre sono morte 27 persone di influenza, di cui 24 di suina (le altre tre di un altro ceppo). Si tratta di nove bambini e 18 adulti.

Non si tratta di dati allarmanti: almeno metà delle persone decedute si trovava in un cosiddetto gruppo “a rischio”, e John Watson, a capo del dipartimento sulle malattie respiratorie dell’HPA ha dichiarato che tutto è in linea con quello che ci sia aspetta in questo periodo dell’anno (a parte forse una maggiore severità dei disturbi nelle persone nei gruppi non a rischio). Quello che vorrei sottolineare è il solito comportamento schizofrenico dei media. L’anno scorso era “caccia al morto”, quest’anno non va più di moda. E il rischio pandemia?

Personalmente trovo molto più sensato l’atteggiamento attuale (rispetto al delirio dell’anno scorso), Mi chiedo però quale sarà la grande paura che i media tireranno fuori quest’anno.

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