Ma quanto e come bevono realmente gli italiani? A questa domanda ha risposto l’Istat, l’Istituto nazionale di statistica, che ha recentemento pubblicato i dati del consumo di alcol in Italia nel 2010.
Nel 2010, il 65.7% della popolazione sopra gli 11 anni ha consumato almeno una bevanda alcolica durante l’anno (un dato in dimunizione rispetto al 2009), ma il 26.3% della popolazione (14 milioni 126 mila persone secondo l’Istat) beve alcolici quotidianamente.
Purtroppo negli ultimi 10 anni tra i giovani sono aumentati i consumatori occasionali, quelli che bevono fuori pasto e di chi consuma altri alcolici oltre a vino e birra, mentre si sono ridotti i consumatori giornalieri.
Forse non sorprende che l’alcolico più consumato sia il vino, bevuto occasionalmente dal 53.3% delle persone di età superiore agli 11 anni.
Come riferisce ancora l’Istat, nel complesso i comportamenti a rischio nel consumo di alcol (cioè il consumo giornaliero non moderato), il binge drinking (sei o più bicchieri di bevande alcoliche in un’unica occasione) e il consumo di alcol da parte dei ragazzi di 11-15 anni, riguardano 8 milioni e 624 mila persone.
È preoccupante vedere come il 13,6% dei ragazzi di 11-15 anni (392 mila persone) consuma alcol, comportamento già a rischio in sé, ma ancora più grave perché pone le basi per possibili consumi non moderati nel corso della vita. Tra i giovani di 18-24 anni che frequentano assiduamente le discoteche il consumo di alcol è maggiormente diffuso (33,9%) rispetto ai coetanei che non vanno in discoteca (7,2%).
Nonostante queste premesse, la popolazione più a rischio di consumo non moderato è quella anziana. Un totale di 2 milioni e 915 mila persone di 65 anni e più, in larga maggioranza uomini, che consumano alcol quotidianamente eccedendo le raccomandazioni, spesso mantenendo comportamenti acquisiti nel corso della vita, non consapevoli degli aumentati rischi per la salute dovuti all’avanzare dell’età.