Lo Schistosoma haematobium, diffuso soprattutto nell’Africa sub-sahariana, attacca il sistema uro-genitale. È stato associato all’insorgenza del cancro alla vescica ed è considerato come fattore di rischio per le infezioni da HIV, soprattutto nelle donne. La trasmissione all’uomo avviene in acque infette tramite il contatto con piccole larve rilasciate da lumache d’acqua dolce. All’interno dell’organismo umano, i vermi adulti vivono nei vasi sanguigni mentre le uova si insediano nell’epitelio vescicale, provocando infezioni croniche fino a favorire la comparsa del cancro.
Studi precedenti hanno portato al sequenziamento del genoma di altri due parassiti intestinali della stessa famiglia, lo Schistosoma mansoni e lo Schistosoma japonicum, e il risultato della nuova ricerca aggiunge un ulteriore elemento nello sviluppo di terapie mirate.
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