Secondo il team di Dombard, la catena montuosa ad anello potrebbe essere quello che rimane di un altro satellite ora scomparso. Un impatto gigante avrebbe lanciato in orbita intorno a Giapeto (verso la fine della sua formazione planetaria, circa 4,5 miliardi di anni fa) una gran massa di detriti. La massa si sarebbe poi raggrumata a formare un subsatellite (un satellite del satellite). Poi però il tira e molla (anzi, tira e tira) gravitazionale fra Saturno e Giapeto avrebbe disgregato la luna formando un anello di detriti intorno a Giapeto, anello che sarebbe infine finito sulla superficie del satellite più grande fromando la catena montuosa.
Secondo quanto osservato nelle simulazioni questo processo è stato possibile grazie alla particolare distanza tra Giapeto e Saturno (non troppo ravvicinata, che altrimenti la spinta gravitazionale verso il pianeta più grande avrebbe impedito all’anello di formarsi). Per questo, spiega Dombard, non si conoscono altri esempi simili a Giapeto nel nostro sitema solare (nè altrove). Dombard ammette comunque che per poter accettare questa nuova ipotesi ora serviranno nuove simulazioni.
Crediti immagine: NASA/JPL/Space Science Institute