Un team di scienziati della British Geological Survey and University College London (UCL) ha appena pubblicato sulla rivista Environmental Research Letters una dettagliata analisi del sottosuolo africano. Lo studio ha combinato i dati di altre 283 ricerche idrogeologiche, riuscendo così a disegnare una mappa con un livello di dettaglio mai raggiunto prima. Hanno identificato precisamente le aree del continente che celano queste enormi riserve idriche, soprattutto in Libia, Algeria e Ciad.
Il Sahara si è infatti trasformato in deserto durante in migliaia di anni, ma l’acqua non è semplicemente scomparsa: si trova sottoterra.
In un continente dove oltre trecento milioni di persone non hanno accesso ad acqua potabile pulita, e con una popolazione in costante crescita, una notizia del genere potrebbe portare notevoli cambiamenti.
In realtà non è proprio così, purtroppo. Gli scienziati sono infatti molto cauti, e frenano eventuali iniziative di scavo. Delle massicce trivellazioni, infatti, potrebbero procurare dei danni. Bisogna prima di tutto capire la condizione dell’acqua racchiusa nel sottosuolo.
Secondo i ricercatori, in questo momento le pompe a mano sono ancora la tecnologia più idonea, ma intanto si potrebbe iniziare a realizzare pozzi in zone migliori.
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