Dalla Barbie al Piccolo chimico, dai soldatini all’Allegro chirurgo, dal Monopoli al Crystal ball, il libro presenta 31 tra i giochi e i giocattoli più diffusi, ciascuno con la sua storia, o meglio le sue storie uniche e speciali. Quelle di chi sta dietro le quinte – chi l’ha inventato, quando, perché – e naturalmente quelle di scienza. Attenzione però: sbaglia chi pensa sia il classico elenco di “lezioni” di scienze nascoste nella vita quotidiana, tipo la fisica del volo del frisbee o la chimica della sabbia magica. Certo questo c’è, ma c’è anche molto di più.
La Barbie, per esempio, offre a Coero Borga lo spunto per gustose riflessioni su scienza e società. Sulla questione di genere – e vale la pena citare i ruoli tecnico-scientifici rivestiti dalla bambola più famosa del mondo quando nella realtà erano appannaggio quasi esclusivamente maschile, dal chirurgo all’astronauta – ma anche sulla questione ambientale, con la Mattel costretta a scelte green dalle pressioni ambientaliste.
Su fronti meno “impegnati”, nel libro si trovano anche aneddoti sul rapporto tra i grandi della scienza e il gioco o sulle vie imprevedibili che un giocattolo può prendere diventando esso stesso strumento di indagine scientifica o addirittura di terapia. Ritroviamo così un giovane Einstein incantato davanti alla sua prima bussola, ma anche i Lego Mindstorms NXT, impiegati in molti politecnici come dispositivi a basso costo per sviluppare processi di intelligenza artificiale. O, ancora, scopriamo il progetto Care toy, per lo sviluppo di giochi utili nella riabilitazione di bambini con paralisi cerebrale. Senza dimenticare qualche suggerimenti pratico per chiudere il libro e mettersi a giocare.
Storie e spunti per divertirsi. C’è qualcosa di più bello da regalare?