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Scimmie con personalità

vispoCRONACA – Sandokan è avventuroso e anche un lenzuolo legato a due pali può diventare per lui un enorme scivolo su cui giocare vivacemente e senza paure. Vispo, invece, è timoroso. Non si fida delle novità. Evita il lenzuolo il più possibile e, se proprio deve passarci sopra, lo fa nella maniera più delicata e veloce che conosce.

Sandokan e Vispo sono due cebi dai cornetti – scimmie il cui antenato in comune con l’uomo risale a circa 40 milioni di anni fa – ospiti dell’Istituto di scienze e tecnologie della cognizione del Consiglio nazionale delle ricerche (Istc-Cnr). Oltre a Sandokan e Vispo, altri ventiquattro cebi  sono stati studiati recentemente dal gruppo di ricerca Istc utilizzando i più moderni test comportamentali.

Ogni mattina, dalle 9.30 alle 15.00, gli sperimentatori presentavano dai due ai quattro test ai singoli individui. Poi ogni cebo raggiungeva il suo gruppo, per tornare in un’altra giornata a fare altri test. Per un totale di quindici test nel corso dello studio, ora pubblicato sul Journal of Research in Personality. Tutti compiti abbastanza semplici, per qualcuno dei soggetti anche molto divertenti. In alcuni esperimenti, le scimmie trovavano oggetti o cibi nuovi, in altri dovevano scoprire come ottenere o dove cercare un premio.

L’esperimento “del lenzuolo” e gli altri test effettuati dall’Istc-Cnr, in collaborazione con la Freie Universität di Berlino, ci dicono che i cebi dai cornetti sono molto diversi uno dall’altro e che ognuno di loro ha una personalità precisa. In sostanza manifestano distinzioni individuali con comportamenti del tutto differenti in situazioni simili o uguali. “La procedura, ripetuta a distanza di tempo per valutare se il comportamento fosse stabile – spiega Elisabetta Visalberghi, primatologa dell’Istc-Cnr – ha individuato 146 variabili comportamentali e 21 tratti di personalità”.

E dunque si sgretola l’idea a cui siamo abituati che la personalità sia un tratto distintivo ed esclusivo della specie umana. E le differenze messe in luce, esattamente come per l’uomo, sono in gran parte indipendenti da sesso ed età. “Lo studio – precisa Jana Uher, psicologa della Freie Universität di Berlino – coinvolgeva adulti tra gli 8 e i 32 anni (dopo i 30 i cebi si possono considerare anziani) e, delle variabili considerate, solo l’impulsività è diminuita significativamente con l’età! Abbiamo anche dimostrato che le esperienze precoci, in particolare l’essere stati allevati a contatto con l’uomo durante i primissimi mesi di vita, rende queste scimmie più socievoli nelle interazioni con i ricercatori”.

Prossimo step: mettere a confronto la metodologia oggettiva messa a punto dal gruppo Cnr con le osservazioni soggettive dei ricercatori che lavorano sul campo, in natura, a contatto quotidiano con i primati.

Crediti immagine: CNR

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