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Un ictus e perdi otto anni

4000009470_a2e94630ce_zSALUTE – L’ictus provoca un invecchiamento importante del cervello, portandosi via sia memoria sia velocità di pensiero, come se il paziente invecchiasse di otto anni. Lo suggeriscono i test cognitivi di una ricerca della University of Michigan pubblicata da poco sulla rivista Stroke. Sono stati presi in esame i dati di 4908 pazienti, tutti di origine caucasica e africana, che avevano superato i 65 anni e già avuto un ictus.

Si è trattato di uno studio piuttosto grande, che ha potuto esaminare una notevole mole di dati sia precedenti che successivi all’evento dell’ictus. La ricerca inoltre ha evidenziato che, come già anticipato da altri studi precedenti, c’è una visibile disparità razziale nelle conseguenze. I pazienti di colore mostrano un declino cognitivo maggiore rispetto a quelli caucasici.
Secondo gli autori non è ancora del tutto chiaro il motivo della differenza e saranno necessari ulteriori studi per capirne di più, ma alcuni fattori – come il livello culturale, i fattori genetici e biologici – possono certamente giocare un ruolo nelle differenze razziali osservate sulle performance cognitive a lungo termine. Il risultato dello studio resta preoccupante per tutti: è sempre più chiaro che l’ictus ha serie ripercussioni non solo sulla salute, anche sull’ età del nostro cervello.

Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.   
Crediti immagine: Alyssa L. Miller, Flickr

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