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3 ottobre, al via la giornata nazionale della speleologia

ILLUSTRAZIONELOCANDINAGNS_v02_LREVENTI – Come avevamo avuto modo di raccontare qualche tempo fa, speleologia non è solo sinonimo di curiosità o di avventura, ma anche un impegno civico tutt’altro che secondario.
Grotte, pozzi e cunicoli sotterranei sono oggi per esempio uno dei luoghi principi in cui si può annidare l‘inquinamento ambientale. Zone semi nascoste e che nessuno visita, assunte da alcuni come la propria discarica personale. Nel 2011, quando raccontavamo la storia di Pozzo Mattioli, vicino a Trieste, erano 121 le grotte inquinate, 247 quelle ostruite e 19 quelle sparite nell’altipiano carsico.

Interessare sempre più persone alla speleologia è dunque importantissimo, e per questo è nata la Giornata Nazionale della Speleologia, organizzata dalla Società Speleologica Italiana per il 3- 4 ottobre. I Gruppi speleologici della provincia di Trieste hanno scelto proprio il recupero ambientale Pozzo Mattioli come meta della giornata, che si trova nell’area di Gropada, Padriciano. Chiunque potrà partecipare, facendosi trovare nella piazza di Gropada il 3 ottobre alle ore 8. Finiti i lavori, un grazioso stuzzichino presso un agriturismo vicino allieterà tutti i partecipanti.

La giornata nazionale della speleologia però non toccherà solo Trieste. Anche Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Piemonte, Lombardia, Puglia, Sardegna e Sicilia offriranno interessanti opportunità. Per saperne di più visitare la pagina dedicata, con tutti gli appuntamenti.

@CristinaDaRold

Leggi anche: Quando l’inquinamento arriva nelle grotte

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