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Una rete per il mare

Il concetto di Ocean Literacy è nato negli Stati Uniti alla fine degli anni ‘90 quando un gruppo di ricercatori ed educatori si mobilitarono per inserire lo studio delle scienze del mare nei curricula scolastici. Crediti immagine: Pixabay

AMBIENTE – A inizio anno, presso l’ufficio UNESCO di Venezia, si è costituita la rete Conoscere il mare, Ocean Literacy Italia (OLI). “La rete OLI” ci spiega Francesca Santoro, Specialista di Programma della Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’UNESCO “è nata attraverso un’iniziativa della Commissione per creare un coordinamento di centri di ricerca, ONG, acquari e musei sulle attività di educazione e comunicazione sulle scienze del mare”.

L’obiettivo principale di OLI è proprio essere il punto di riferimento per tutte le realtà che organizzano attività di divulgazione sulle scienze del mare a livello nazionale, in modo da promuovere uno sviluppo sostenibile tramite un approccio interdisciplinare e in cooperazione con quanto avviene a livello globale.

Il concetto di Ocean Literacy (letteralmente: alfabetizzazione all’oceano) si è sviluppato negli Stati Uniti alla fine degli anni ‘90 quando un gruppo di ricercatori ed educatori si mobilitarono per inserire lo studio delle scienze del mare nei curricula scolastici. Negli anni l’obiettivo della rete è cresciuto. Non si può più solo promuovere l’insegnamento delle scienze del mare nelle scuole ma è necessario aumentare la consapevolezza dei cittadini e della società su quei beni e servizi che il mare fornisce e che sono indispensabili per la sopravvivenza della vita sulla Terra.

La Giornata mondiale degli Oceani, lo scorso 8 giugno, è stato il primo grande evento in cui OLI e diverse realtà sul territorio nazionale hanno collaborato per organizzare conferenze, proiezioni, presentazioni, passeggiate, visite per le scuole, laboratori e molto altro ancora sul tema “I nostri mari, il nostro futuro”.

Ma la rete Ocean Literacy Italia non si ferma qui. “I prossimi passi” continua Francesca Santoro “saranno relativi all’organizzazione di attività congiunte e allo sviluppo di materiali educativi per vari livelli scolastici su tematiche quali l’inquinamento marino e gli effetti del cambiamento climatico.

“La Notte Europea dei Ricercatori del prossimo 29 settembre”, ci anticipa Mascha Stroobant, Coordinatrice Lab-Mare DLTM, “sarà l’occasione per una nuova proposta congiunta di attività in rete, così com’è stato per la Giornata mondiale dell’Oceano. A questo si aggiunge anche la creazione di programmi formativi pilota, multidisciplinari e a vari livelli, dedicati a nuove figure professionali legate al mare. Inoltre, a livello internazionale, la rete OLI parteciperà alla conferenza della European Marine Science Educators Association che si terrà a Malta dal 7 al 10 ottobre 2017”.

Un impegno costante e concreto in modo che ogni giorno possa essere la Giornata degli Oceani.

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