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Te lo legge l’autore: i finalisti del Premio Galileo 2018

CULTURA – Per OggiScienza avevamo già presentato la cinquina dei finalisti scelta dalla giuria scientifica: Gabriella Greison, Marco Malvaldi, Stefano Mancuso, Piero Martin e Alessandra Viola, Anna Meldolesi. A poche settimane dalla proclamazione del vincitore abbiamo sentito tutti gli scrittori e ci siamo fatti raccontare il cuore dei loro libri. In ogni pagina una domanda per scoprire i segreti dei vari saggi e al fondo un estratto dei libri letto dalla viva voce degli autori.

La cinquina dei libri finalisti

 

Greison: Questo libro racconta le storie di sei donne come la tua mamma, che hanno fatto cose straordinarie quando tutti dicevano loro che non avrebbero potuto farle.

Malvaldi: La chimica ci spiega che tutto ciò che vediamo dipende da piccoli mattoncini Lego® che si chiamano atomi e in questo libro ho cercato di spiegare come funzionano.

Mancuso: I supereroi, gli gnomi e le fate con poteri magici che sono raccontate nelle favole esistono davvero e sono le piante che vediamo nei boschi e lungo le strade.

Martin: Adesso ti racconto una storia che ha per protagonista la cacca!

Meldolesi: Dentro di noi c’è un enorme libro di ricette in cui è scritto tutto quello che serve per costruire il nostro corpo. Se qualche parola è sbagliata o se compare un errore da qualche parte, esistono una gomma e una matita speciali che possono correggere l’errore senza rovinare la ricetta.

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I volti degli autori finalisti di questa edizione del premio

 

Greison: È la storia di tante scienziate che hanno dovuto lottare contro i pregiudizi per poter affermare il proprio talento: Marie Curie, Lise Meitner, Emmy Noether, Rosalind Franklin, Hedy Lamarr,e Mileva Maric e tante altre. Penso che per un bambino sia semplice da capire: lui non fa differenza se parliamo di uomini o di donne, l’importante è che la storia sia interessante.

Malvaldi: Racconto le proprietà della materia che ci circonda a partire dai loro costituenti, un argomento spesso difficile perché noi quei mattoncini Lego® non li vediamo; lo faccio parlando molto degli scienziati che li hanno scoperti, perché la chimica non è calata dall’alto, ma è una conquista dell’intelletto umano.

Mancuso: Se facciamo un parallelismo con il mondo magico, anche un bambino può ammirare e capire l’incredibile capacità di adattamento all’ambiente delle piante. Questi organismi hanno risolto tutti i problemi su cui noi spesso ci arrovelliamo proprio perché non possono scappare da loro: devono risolverli oppure conviverci.

Martin: Mi sembra che non esista un modo migliore per affrontare l’argomento “rifiuti” se non partire dai nostri escrementi: quanti ne facciamo, che cosa contengono, dove vanno a finire, come potremmo usarli ecc. La storia umana è legata da sempre alla produzione di tanti tipi di rifiuti più o meno pericolosi e noi abbiamo cercato di raccontarli sotto vari punti di vista.

Meldolesi: Il libro di ricette è il DNA che si trova nelle nostre cellule e la gomma e la matita formano il sistema CRISPR/Cas9, una tecnologia pazzesca scoperta pochi anni fa. Cas9, in particolare, è una proteina fantastica: non è bella, non è iconica e non è elegante, ma è concreta e compie azioni precisissime in modo semplice.

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Il logo del premio, giunto alla dodicesima edizione

Greison: La parità di genere in tutti i settori e in particolare in quello scientifico è sempre più dibattuto e la situazione sta migliorando, ma finché facciamo caso a chi fa le cose e non a come le fa, significa che non abbiamo ancora raggiunto la vera parità. Io racconto queste storie in tv, a teatro e sul mio sito internet e vedo che c’è tanto interesse sia per le vite delle scienziate sia per il loro lavoro.

Malvaldi: La chimica è un linguaggio, ma troppo spesso si pretende di capirla senza studiarla: sarebbe come sperare di capire il cinese senza averlo mai studiato. Io ho scritto romanzi e libri gialli e la differenza che ho riscontrato è che nel romanzo il lettore è interessato fin dall’inizio al racconto e quindi è indulgente nei confronti dello scrittore, mentre nel saggio scientifico lo scrittore deve riuscire a catturare il lettore e non può lasciarlo troppo in sospeso tra le pagine.

Mancuso: Il mondo vegetale va ancora studiato moltissimo e raccontato in modo nuovo. Spesso “divulgazione della botanica” è sinonimo di “noia infinita” perché si riduce a una carrellata di nomi in latino con qualche fotografia. Io ho cercato di rendere giustizia a questo mondo meraviglioso, anche se mi rendo conto che l’amore per le piante è un amore adulto, perché da bambini è più semplice ammirare e amare un animale, che si comporta in modo più simile a noi.

Martin: Il tema dei rifiuti torna di tanto in tanto sulle pagine dei giornali [di recente, la storia dei dischetti di plastica nel Tirreno], ma la notizia non si accompagna a un cambio di mentalità sull’argomento. Questo libro non ha l’obiettivo di fare la morale a nessuno, ma attraverso dati scientificamente robusti dimostra che dobbiamo ripensare la cultura dello scarto e intendere i materiali non come rifiuti, ma come fonti da riusare e riciclare finché è possibile.

Meldolesi: Il pubblico generalista non conosce ancora la parola CRISPR, ma gli appassionati di scienza sono curiosi per le novità che questa tecnologia può portare. Per evitare la nascita di uno spauracchio, come avvenne per gli OGM, sono stati avviati dibattiti pubblici e summit internazionali prima che i prodotti ottenuti con CRISPR siano sul mercato. Il libro racconta la nascita di questa rivoluzione scientifica, ma i cambiamenti sono continui e rapidi, per cui racconto la sua evoluzione anche attraverso un blog chiamato CRISPeRmania.

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Un’immagine della cerimonia di premiazione 2017

Greison: Ho associato a ogni scienziata una canzone che faccia da colonna sonora per quella storia e spero che permetta ai lettori di identificarsi. Se capiscono che quelle storie sono le nostre storie, se capiscono che possono diventare protagonisti in prima persona, è fatta!

Malvaldi: Spero capiscano che nella scienza di errori se ne fanno tanti e si impara più da quelli che dai successi ottenuti.

Mancuso: Nella vita andiamo incontro a tanti problemi, ma possiamo fare come gli animali, che li scansano, o come le piante, che li risolvono. Se studiamo le piante possiamo imparare a risolvere i problemi anziché scansarli.

Martin: Mi piacerebbe che questo libro fosse divertente e che facesse capire che a fronte di problemi enormi (sul tema dei rifiuti, ma non solo), l’unico rimedio è essere creativi con quel che abbiamo e non gettare via e ricominciare.

Meldolesi: Capire le biotecnologie è capire dove va la scienza e quindi è un tassello che ci permette di essere cittadini più consapevoli; spero di essere riuscita a ad affascinarli ed entusiasmarli al mondo della ricerca.

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Greison, Sei donne che hanno cambiato il mondo, Bollati Boringhieri, 2017

Malvaldi, L’architetto dell’invisibile, Raffaello Cortina editore, 2017

Mancuso

Martin, Viola, Trash, Codice edizione, 2017

Meldolesi, E l’uomo creò l’uomo, Bollati Boringhieri, 2017

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