Lei, quella bambina proveniente da un paesino sulla costa orientale della Cina, cresciuta seguendo ogni giorno l’anziano medico del suo paese raccogliere piante e fiori nella foresta, è riuscita trent’anni dopo a salvare milioni di vite in tutto il mondo.
L’erba magica di Tu Youyou, scritto da Xu Lu con le bellissime illustrazioni di Alice Coppini (Editoriale Scienza, dai 7 anni) ripercorre la straordinaria storia di Tu – passata inosservata per quasi mezzo secolo come tante altre storie di donne che hanno rivoluzionato la storia della scienza – a partire da quando, bambina, passava le sue giornate a raccogliere e studiare le erbe che costituivano la base della medicina tradizionale cinese.
È il 1969, Tu è laureata in medicina da dieci anni e le viene affidata una missione importansissima: trovare il modo di sconfiggere la terribile epidemia di malaria che ha iniziato ad abbattersi sulla Cina. Tu e i suoi colleghi provano e riprovano, fallendo sempre, testando oltre 350 composti. Nessuno infatti si rivela adatto, e intanto la malaria continua a mietere vittime. Ma la giovane dalle trecce nere non si arrende e continua le sue ricerche
Poi un giorno si imbatte nell’Artemisia annua, e da lì parte con il suo lavoro di medico e ricercatrice insieme ai suoi colleghi, applicando le conoscenze scientifiche a un’intuizione vecchia di 1500 anni, come quelle che aveva assorbito dal vecchio nonno trent’anni prima.
Ci vorranno altri trent’anni affinché il suo nome venga pubblicamente associato a questa straordinaria scoperta, finché nel 2015 arriva finalmente il premio Nobel per la Medicina e la fisiologia, che ha dovuto condividere con William C. Campbell e Satoshi Ōmura per i loro studi sulle infezioni causate sui parassiti intestinali.
Quella di Tu Youyou è una storia che abbiamo il dovere di cominciare a raccontare.
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