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Forensis – la scienza del crimine: botanica forense


La botanica forense è la scienza che studia il materiale vegetale legato alla scena del crimine. Per materiale vegetale si intendono piante, radici, semi, pollini, alghe, legno: tutto ciò che deriva dal mondo vegetale e che può avere un ruolo nella risoluzione di casi criminali. A partire dal caso del rapimento e omicidio del piccolo Charles Lindbergh Junior, avvenuto nel 1932 e risolto grazie alla botanica forense, si è iniziato a utilizzare largamente questa scienza in ambito forense, in quanto le tracce botaniche possono essere utilizzate per dimostrare un collegamento tra la scena del crimine, la vittima e il criminale.

Il ritrovamento di resti botanici sulla scena del crimine, soprattutto se il delitto è avvenuto all’aperto, sono piuttosto frequenti. Grazie a essi si può per esempio risalire alla data del delitto, oppure si può localizzare un cadavere in un’area quando non si sa esattamente dove esso si trovi, oppure tramite la presenza di rami o foglie sul cadavere si può scoprire se il corpo si trova sulla scena del delitto oppure se è stato ucciso altrove ed è poi stato spostato.

Come il DNA e le impronte digitali, il materiale vegetale è spesso unico, e può fornire delle prove fondamentali per la risoluzione dei casi, laddove tutte le altre strade non hanno portato a nulla.


La Sigla è Forging Stormbreaker di The Whole Other (Youtube Audio Library)

Musiche (Youtube Audio Library):

Cottonmouth Strut – The Whole Other

False Morel – Trevor Garrod

No.4 Piano Journey – Esther Abrami

Medieval Astrology – Underbelly & Ty Mayer

Subway Dreams – Dan Henig

Things Are Going Southampton – Verified Picasso

Fonti: Crimini e farfalle, Cristina Cattaneo e Monica Maldarella, Raffaello Cortina Editore, 2006; Shirley A. Graham, Anatomy of the Lindbergh Kidnapping, Crime of the Century (History); botany.org; H.M. Coyle, Forensic Botany; Forensic Botany and Its Applications

Crediti immagine: flo222 via Pixabay

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