caccia – OggiScienza https://oggiscienza.it La ricerca e i suoi protagonisti Tue, 26 Feb 2019 21:56:08 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.8.3 https://oggiscienza.it/wp-content/uploads/2018/11/Logo-OS-quadrato-senza-numeri-150x150.png caccia – OggiScienza https://oggiscienza.it 32 32 7193014 Il calderone genetico della grande pianura ungherese https://oggiscienza.it/2014/10/27/il-calderone-genetico-della-grande-pianura-ungherese/ https://oggiscienza.it/2014/10/27/il-calderone-genetico-della-grande-pianura-ungherese/#comments Mon, 27 Oct 2014 10:07:49 +0000 http://oggiscienza.it/?p=52533 SCOPERTE – Gli antichi europei sono rimasti intolleranti al lattosio, lo zucchero naturalmente contenuto nel latte dei mammiferi, per i 5000 anni che hanno seguito la comparsa delle pratiche agricole nell’Europa centrale, durante il Neolitico, e per i 4000 seguenti le prime attività di caseificazione note. È quanto emerso dall’analisi del DNA nucleare di alcuni […]

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Balenottera azzurra: l’unica popolazione al mondo in ripresa https://oggiscienza.it/2014/09/08/balenottera-azzurra-lunica-popolazione-al-mondo-in-ripresa/ https://oggiscienza.it/2014/09/08/balenottera-azzurra-lunica-popolazione-al-mondo-in-ripresa/#respond Mon, 08 Sep 2014 11:38:13 +0000 http://oggiscienza.it/?p=51330 AMBIENTE – Le balenottere azzurre, la specie Balaenoptera musculus, sono state cacciate quasi fino all’estinzione. La situazione di questi cetacei è a oggi, globalmente, tutto fuorché rosea, con un’unica eccezione: la popolazione californiana. Dove potete avvistarla? Secondo gli esperti, le migliori occasioni capitano a 30/50 chilometri dalla costa, nelle aree in cui vanno a nutrirsi. […]

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Il ruolo delle balene nel cambiamento climatico https://oggiscienza.it/2014/07/11/il-ruolo-delle-balene-nel-cambiamento-climatico/ https://oggiscienza.it/2014/07/11/il-ruolo-delle-balene-nel-cambiamento-climatico/#comments Fri, 11 Jul 2014 10:16:43 +0000 http://oggiscienza.it/?p=50036 WHAAAT? Il venerdì casual della scienza – Se vi domandassero qual è il segreto per combattere il cambiamento climatico, è molto probabile che la prima risposta a venirvi in mente non sarebbe “le balene”, o ancora meno “le feci di balena”. Tuttavia dovrebbe. L’accurata revisione di decenni di studi sulle grandi balene e sul loro […]

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Cosa vi siete persi a febbraio https://oggiscienza.it/2014/02/28/cosa-vi-siete-persi-a-febbraio/ https://oggiscienza.it/2014/02/28/cosa-vi-siete-persi-a-febbraio/#comments Fri, 28 Feb 2014 14:07:13 +0000 http://oggiscienza.it/?p=45526 Una raccolta di cose interessanti scritte questo mese che potete aggiungere alle cose che non riuscirete a leggere il mese prossimo – ma almeno sapete che ci sono, e vi sentirete un poco in colpa a ignorarle.

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Bushmeat e l’effetto a catena nelle foreste tropicali https://oggiscienza.it/2013/03/28/bushmeat-e-leffetto-a-catena-nelle-foreste-tropicali/ https://oggiscienza.it/2013/03/28/bushmeat-e-leffetto-a-catena-nelle-foreste-tropicali/#respond Thu, 28 Mar 2013 15:35:00 +0000 http://oggiscienza.it/?p=38232 AMBIENTE - Gli ecosistemi naturali sono permeati da un fitta rete di interazioni, dirette e indirette, tra i diversi organismi che vi vivono. È stato infatti spesso mostrato come la perturbazione di un elemento possa comportate effetti inaspettati sulle altre componenti della comunità ecologica.

In questi giorni la rivista Proceedings of the Royal Society of London B: Biological Sciences mostra uno straordinario esempio di come le attività umane che si abbattono su un componente della comunità biotica possano avere profonde conseguenze a cascata sull'intero ecosistema. Il caso in esame riguarda la caccia a scopo alimentare dei primati, incluse alcune antropomorfe, in Nigeria: come accade in diverse nazioni dell'Africa centrale, anche qui numerose specie di scimmie sono in rapido declino demografico a causa del continuo prelievo da parte delle popolazioni umane locali, che li chiamano bushmeat

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Il cervo timido si salva la vita https://oggiscienza.it/2012/09/05/lalce-timida-si-salva-la-vita/ https://oggiscienza.it/2012/09/05/lalce-timida-si-salva-la-vita/#respond Wed, 05 Sep 2012 08:47:33 +0000 http://oggiscienza.it/?p=32878 CRONACA - Durante le stagioni di caccia in Canada, sono le alci più timide quelle che hanno maggiori probabilità di sopravvivere, mentre quelle più audaci finiscono per fare una brutta fine. Questi i risultati di una ricerca pubblicata sui Proceedings of the Royal Society B, che avanza l'ipotesi che le attività umane possono agire da forza selettiva anche sul "carattere" di alcune specie animali.

CRONACA - Durante le stagioni di caccia in Canada, sono i cervi più timidi quelle che hanno maggiori probabilità di sopravvivere, mentre quelli più audaci finiscono per fare una brutta fine. Questi i risultati di una ricerca pubblicata sui Proceedings of the Royal Society B, che avanza l'ipotesi che le attività umane possono agire da forza selettiva anche sul "carattere" di alcune specie animali.

Un gruppo di ricercatori dell'Università dell'Alberta, ad Edmonton in Canada, ha monitorato le abitudini (in fatto di spostamenti) e la probabilità di venire uccisi durante la stagione venatoria mettendo dei collari GPS a 122 esemplari di cervo americano (maschi e femmina). Alla fine della stagione 22 esemplari erano stati abbattuti dai cacciatori e secondo i dati registrati tipicamente più un cervo si muoveva e percorreva lunghe distanze, maggiore era la probabilità di essere uccisa

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Per colpa di Achab https://oggiscienza.it/2012/05/16/per-colpa-di-achab/ https://oggiscienza.it/2012/05/16/per-colpa-di-achab/#respond Wed, 16 May 2012 09:28:48 +0000 http://oggiscienza.it/?p=30032 LA VOCE DEL MASTER - La caccia commerciale alla balena grigia, che tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900 ha sterminato decine di migliaia di esemplari, è stata probabilmente la causa principale della recente diminuzione della popolazione di questa specie. Lo suggerisce un nuovo studio, condotto da un gruppo di ricercatori guidato da Elizabeth Alter della Stanford University e pubblicato su PLoS ONE.

Anche se l’affermazione può sembrare ovvia, in realtà altre ricerche avevano ipotizzato che la diminuzione numerica fosse collegata a fenomeni precedenti alla caccia massiva della seconda metà del 1800. Erano stati considerati, infatti, fattori come l’influenza dei cambiamenti climatici (il “periodo caldo medioevale”, la “Piccola era glaciale”), la presenza di predatori (Orcinus orca) e il fatto che le popolazioni indigene avessero cacciato questa specie per 5000 anni

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Più tigre che lupo https://oggiscienza.it/2011/05/04/piu-tigre-che-lupo/ https://oggiscienza.it/2011/05/04/piu-tigre-che-lupo/#comments Wed, 04 May 2011 09:03:18 +0000 http://oggiscienza.it/?p=18212 NOTIZIE - Il Tilacino, caro estinto, ERA un marsupiale. Talvolta viene anche chiamato lupo marsupiale o tigre della Tasmania ma un nuovo articolo sul Biology letters, lo avvicina decisamente più al secondo nome che al primo, dimostrando che l’animale era un predatore da posta, come i felidi, più che un inseguitore, come i canidi.

Il tilacino è ufficialmente estinto dal 1936, data di morte dell’ultimo esemplare in cattività. Gli scienziati hanno a disposizione numerosi reperti ossei, ma fino a oggi la parte più studiata è stato il cranio, talmente simile a quello di un canide da trarre in inganno anche chi qualche rudimento di anatomia animale ce l’ha. Borja Figuerido e Christine Janis, della Brown University, hanno invece puntato l’attenzione sulle articolazioni delle zampe e le hanno comparate con quelle dei canidi e dei felidi attuali

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