Solo 416 i nuovi casi registrati nel 2014 e un risultato a portata di mano, ma uno studio recente sottolinea l'importanza di aumentare la sorveglianza anche in assenza di nuovi contagi
Un'invenzione che avrebbe dovuto rivoluzionare chimica, biochimica, fisica e biofisica, cambiando le modalità con cui vengono diagnosticate molte malattie al giorno d'oggi. E invece no perché era una bufala, ma ci sono voluti un articolo del Guardian (poi modificato) del corrispondente dall'Egitto Patrick Kingsley, la conseguente polemica che ha scatenato e due articoli di smentita pubblicati sulla stessa testata per venirne a capo.
Si estende dal Senegal all’Etiopia. È una fascia che copre tutta la parte settentrionale dell’Africa, da ovest a est, ed è chiamata “cintura della meningite”. Si tratta della zona con il più alto tasso di casi di meningite batterica da meningococco, con una prevalenza di 1000 casi ogni 100 000 abitanti e che interessa 26 Paesi e più di 400 milioni di abitanti.
CRONACA - Sono passati 10 anni da quel 14 aprile 2003 in cui veniva annunciato il completamento del Progetto genoma umano e come per ogni anniversario a cifra tonda il momento è buono per qualche bilancio. Dieci anni fa, la disponibilità della sequenza del nostro genoma prometteva di rivoluzionare non solo la ricerca biomedica, ma anche le applicazioni cliniche, aprendo la strada a una vera e propria medicina personalizzata. È successo davvero? A che punto siamo? «Decisamente a un buon punto» anticipa il presidente della Società italiana di genetica umana Giovanni Neri. "La genomica ha potenziato la nostra capacità diagnostica e terapeutica". La strada sembra dunque in discesa. Anche se non manca qualche ostacolo .