Site icon OggiScienza

Buon viaggio Planck!

planck4_lanciocropGrande emozione per il lancio del razzo ESA Ariane 5 che porterà i satelliti Planck e Herschel in orbita intorno alla Terra. Al progetto Planck partecipano anche la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste, l’Osservatorio Astronomico – INAF di Trieste e l’Università di Trieste

Ascolta il servizio di OggiScienza dall’osservatorio Astronomico di Trieste sul lancio di Planck

Lancio perfettamente riuscito e visi pieni di emozione ieri pomeriggio per la partenza del razzo Ariane 5 che ha portato in orbita i due satelliti Planck e Herschel. L’evento, possibile grazie al sostegno dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e alla collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), è stato seguito degli scienziati della Scuola Internazionale Superiore di Studi avanzati (SISSA) di Trieste, dell’Osservatorio Astronomico di Trieste – INAF e dell’Università di Trieste dalle sale di Villa Bazzoni, una dalle sedi dell’Osservatorio triestino.

I tre istituti di ricerca hanno tutti collaborato al progetto Planck, soprattutto per quanto riguarda il Low Frequency Instrument LFI, uno dei due strumenti a bordo del satellite che osserveranno l’Universo nella banda delle microonde. In particolare l’Osservatorio e l’Università hanno partecipato principalmente al progetto e alla costruzione dello strumento e saranno ora responsabili della sua gestione, mentre la SISSA si occuperà soprattutto dell’analisi dei dati trasmessi da LFI.

Planck fra qualche mese comincerà a trasmettere le sue osservazioni che contribuiranno ad aumentare le nostre conoscenze sul Big Bang. La strumentazione a bordo del satellite infatti lo rende simile a una macchina del tempo, anzi una macchina fotografica in grado di fornire le immagini del nostro Universo al momento, o poco dopo, l’evento che ne ha dato inizio. LFI e suo “fratello” High Frequency Instrument (HFI) rileveranno la radiazione cosmica di fondo dell’Universo, che è una sorta di traccia fossile del Big Bang, con una sensibilità e risoluzione mai raggiunta prima da nessun altro strumento.

Condividi su