Stern, esperto di economia sostenibile e autore di studi importanti nel settore nonché ex direttore della Banca Mondiale, ne è convinto: le persone stanno via via diventando sempre più consapevoli del proprio comportamento nel ridurre l’impatto antropico sull’ambiente in cui viviamo, e come si preoccupano di mettere i pannelli solari sul tetto della propria casa, di riciclare correttamente la spazzatura e di non sprecare l’acqua potabile presto saranno anche consapevoli che la dieta ha un’impatto importante sull’ambiente.
L’allevamento infatti, rispetto all’agricoltura ha costi ambientali molto più pesanti. Secondo alcune stime i ruminati sarebbero responsabili addirittura del 25% delle emissioni mondiali di gas metano origine antropica. In generale l’allevamento industriale rispetto all’agricoltura industriale a parità di calorie prodotte richiede molta più energia e già da tempo esistono movimenti che promuovono la scelta del vegetarianesimo come alternativa sostenibile a una dieta tradizionale.