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La galassia ribaltata

Un’osservazione tutta italiana mette in dubbio le teorie più diffuse sull’accrescimento delle galassie nel nostro Universo

Ascolta l’intervista a Giovanni Cresci, dell’Osservatorio di Arcetri

NOTIZIE  – Elementi leggeri al centro e quelli pesanti tutti intorno: questa è la “fotografia” scattata da un team italiano a tre galassie nella periferia del nostro Universo. Questa osservazione rivoluziona le attuali teorie sull’accrescimento delle galassie. “Fino a oggi si credeva che le galassie massicce dell’Universo primordiale si fossero formate dalla fusione di altre galassie più piccole, e invece l’osservazione dimostra che l’assorbimento di gas può fornire abbastanza combustibile alle galassie per formare nuove stelle e aumentare di massa,” spiega Giovanni Cresci cha ha coordinato il team dell’INAF autore del lavoro pubblicato oggi 14 ottobre su Nature.

Per eseguire l’osservazione gli astronomi hanno usato i dati raccolti dallo strumento SINFONI installato al telescopio VLT (Very Large Telescope) dello European Southern Observatory (ESO) in Cile. Il team che ha condotto la ricerca, oltre che da Cresci, è composto da Filippo Mannucci e Laura Magrini dell’INAF – Osservatorio astronomico di Arcetri, Roberto Maiolino dell’INAF – Osservatorio astronomico di Roma, e da Alessandro Marconi e Alessio Gherucci dell’Università di Firenze.

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