L’ente di Parigi individua quattro fattori che determineranno il boom della domanda di gas naturale: l’aumento dei consumi da parte delle Cina, il declino del nucleare dopo Fukushima, l’uso di gas naturale nei trasporti e le scoperte di gas non convenzionale. Elementi che influiranno sicuramente sulle rotte commerciali “già attive” (schematizzate nell’infografica), determinando nuovi equilibri. Del resto le riserve di gas naturale nel Mondo sono concentrate in pochi Paesi e destinate ad esaurirsi nel giro di una cinquantina d’anni, come mostra l’animazione.
Se consideriamo i vincoli di natura ambientale legati alla produzione di energia a partire dal carbone e dal petrolio, il gas sembrerebbe una possibile soluzione in grado di garantire un giusto equilibrio tra la sostenibilità ambientale e il soddisfacimento della richiesta di energia da qui ai prossimi decenni. Tuttavia non bisogna dimenticare che anche se il gas è il più “pulito” tra le fonti fossili, la sua combustione emette comunque gas serra. E proprio l’aumento dell’utilizzo di gas potrebbe far salire di 3,5 gradi la temperatura globale. Sembrerebbe, quindi, in arrivo un’età dell’oro per il gas, ma non per l’ambiente.