Megavirus l’hanno chiamato (strano, il nome non era già stato preso) e Jan-Michel Claverie e colleghi l’hanno trovato nelle acque del mare cileno. Il suo genoma è fatto da ben 1.259 milioni di basi (6,5% più lungo del precedente record-virus, il mimivirus). Potete fare un giretto del suo genoma qui.
Dal confronto con il genoma del mimivirus è emerso che 258 geni presenti nel megavirus non sono presenti nell’altro, mentre si son trovati corrispondeti per gli altri, dimostrando che molte delle funzioni vitali per entrambi sono regolati da geni simili. Secondo Claverie i virus giganti hanno iniziato la loro storia evolutiva già da giganti, e potrebbbero addirittura derivare da forme cellulari complete. Potrebbe addirittura trattarsi di veri e propri relitti che arrivano direttamente dai prima capitoli della storia della vita. L’articolo è stato pubblicato su PNAS.