Uno studio pubblicato su Nature Photonics svela che questi pesci hanno adottato un trucchetto per mantenersi brillanti. La pelle di questi pesci contiene non uno ma due tipi di cristalli di guanina, ognuno con proprietà diversa. Il mix di questi due cristalli, spiegano Julian Partridge e Nicholas Roberts della Bristol’s School of Biological Sciences, riflette molta più luce di quanto ciascuno preso singolarmente.
Il trucchetto è probabilmente il risultato di pressioni selettive che massimizzano la riflettività dell’animale per sfuggire ai predatori. La scoperta può avere applicazioni tecnologiche, perché molti dispositivi ottici cercano di massimizzare la riflessione della luce in modo da aver eun efficienza maggiore, tuttavia molti dei materiali che si debbonono usare hanno proprietà polarizzanti e dunque abbassano la quantità di luce ritrasmessa. Il sistema usato dai pesci potrebbe essere d’aiuto per migliorarne l’efficienza.
Crediti immagine: Todd Dwyer