La miopia è un disturbo delle vista diffusissimo. Circa il 30% della popolazione occidentale ne è affetto, e fra gli asiatici si arriva adddirittura all’80%. La miopia (un “allungamento” del globo oculare che porta il fuoco dell’immagine lontano dalla retina e la rende sfocata) può avere con l’avanzare dell’età effetti anche più pesanti: assottigliamento della retina, distacchi, glaucoma e degenerazione maculare. L’ereditarietà della malattia è evidente, genitori miopi hanno spessisimo figli miopi. Si tratta molto probabilmente di una predisposizione genetica che però viene scatenata o peggiorata da fattori ambientali. Si è infatti trovata anche una forte associazione con la lettura prolungata, il frequentare poco ambienti aperti (in città l’incidenza è maggiore) e l’elevato livello culturale.
Analizzando i dati genetici e relativi alla vista di circa 45mila soggetti che avevano preso parte a 32 studi, Chris Hammond e colleghi hanno isolato 24 geni associati con il tratto (e confermato altri due che erano già stati isolati in precedenza). I geni hanno a che fare con svariate caratteristiche associate alla vista, per esempio lo sviluppo dei sistemi di segnale nel tessuto cerebrale e dell’occhio, la struttura dell’occhio, lo sviluppo… Non sono state trovate differenze di incidenza fra occidentali ed asiatici.
Al momento non esiste una cura, solo un trattamento chirurgico che ne diminuisce i sintomi. Conoscere la predisposizione genetica di un individuo può aiutare a mettere in atto strategie che limitino l’entità del disturbo in età adulta.