MELTING POD - Nel dibattito sull'evoluzione talvolta l'epigenetica viene indicata come ambito difficilmente riconducibile al neodarwinismo, quasi una rivincita di Lamarck...
Leggere la sequenza del DNA di una persona non è difficile e grazie alle attuali tecniche di sequenziamento è sempre più veloce e meno costoso ottenere la mappa completa di un individuo.
Che la miopia abbia una base genetica lo suggerisce già la forte familiarità del comune disturbo della vista, ma ora uno studio condotto da un team del King's College di Londra, pubblicato su Nature Genetics ne da la prova definitiva identificando ben 24 geni collegati.
La miopia è un disturbo delle vista diffusissimo. Circa il 30% della popolazione occidentale ne è affetto, e fra gli asiatici si arriva adddirittura all'80%. La miopia (un "allungamento" del globo oculare che porta il fuoco dell'immagine lontano dalla retina e la rende sfocata) può avere con l'avanzare dell'età effetti anche più pesanti: assottigliamento della retina, distacchi, glaucoma e degenerazione maculare. L'ereditarietà della malattia è evidente, genitori miopi hanno spessisimo figli miopi. Si tratta molto probabilmente di una predisposizione genetica che però viene scatenata o peggiorata da fattori ambientali. Si è infatti trovata anche una forte associazione con la lettura prolungata, il frequentare poco ambienti aperti (in città l'incidenza è maggiore) e l'elevato livello culturale
CRONACA - Alcuni tratti acquisiti possono essere ereditati. Il lamarckismo, buttato efficacemente fuori dalla porta dal darwinismo alla metà del XIX secolo, rientra dalla finestra? In parte, sembrerebbe proprio di sì. Al Medical Center della Columbia University, un gruppo di ricercatori ha scoperto le prime prove dirette che un tratto acquisito può essere ereditato senza coinvolgere il Dna. Lo studio è stato pubblicato nel numero di dicembre di Cell.