L’organizzazione di Satyarthi, Bachpan Bachao Andolan, lotta da anni per porre fine alla sfruttamento dei minori e garantire a tutti i bambini il loro diritto all’istruzione. Il nuovo (mezzo) premio Nobel per la Pace è stato di recente anche vincitore del premio Defenders of Democracy Award (2009), per il continuo impegno nel contrastare analfabetismo, povertà e promuovere i fondamentali diritti sociali. Malala Yousafzai “has become a leading spokesperson for girls’ rights to education” (è diventata una portavoce importante per il diritto femminile all’istruzione), è stato detto nel discorso di premiazione, svolgendo un’importante ruolo sociale specialmente quando, sotto pseudonimo, scrisse come blogger per la BBC permettendoci di conoscere la dura realtà quotidiana di paesi dei quali conoscevamo solamente quella bellica.
Le candidature pervenute quest’anno erano 278, una lista che non sarà consultabile liberamente prima di 50 anni, ma le ipotesi sui nomi non sono mancate: il Peace Research Institute Oslo (PRIO), organizzazione che non ha legami con quella ufficiale dei Nobel, ha infatti diffuso un’altra lista di quelli che sarebbero stati i candidati certi, basandosi sulle dichiarazioni di alcuni dei proponenti in tutto il mondo. Come potete leggere qui, tra i nomi già molto noti i favoriti del toto-Nobel erano il periodico russo Novaya Gazeta e il ginecologo Denis Mukwege, che da dieci anni in Congo cura le donne che hanno subito violenze sessuali; tra i possibili vincitori c’erano anche i gruppi di attivisti giapponesi contrari alla revisione dell’Articolo 9 della Costituzione, che stabilisce la “rinuncia alla guerra come diritto sovrano della nazione”. E infine un molto discusso Vladimir Putin.
Nella storia del premio solamente una volta fu assegnato a un italiano, nel 1907, a Ernesto Teodoro Moneta per la fondazione di svariate organizzazioni e iniziative per la pace. Lo scorso anno il Nobel per la Pace è invece stato conferito all’Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche (OPAC), “per i suoi estesi sforzi per eliminare le armi chimiche” in tutto il mondo. Il prossimo e ultimo premio Nobel che verrà consegnato è quello per l’economia, che sarà annunciato lunedì 13 ottobre. Secondo i toto-Nobel, i favoriti per quest’anno sono Philippe M. Aghion e Peter W. Howitt, per gli studi condotti sul concetto di distruzione creativa come modello di crescita e la coppia Baumol e Kirzner, per le loro ricerche sulla realtà imprenditoriale.
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