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La nuova Lista Verde della IUCN

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CRONACA – Da ormai 50 anni, compiuti a gennaio, la Lista Rossa della IUCN, l’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura, guida l’impegno dei progetti di tutela delle specie in tutto il mondo. Un contributo prezioso per i conservazionisti e non solo, che ora si arricchirà di un’ulteriore alleata con uno sguardo rivolto agli habitat.

Durante il decennale World Parks Congress la IUCN ha infatti presentato ufficialmente la sua nuova Lista Verde, la Green List of Protected Areas. Si tratta di un riconoscimento ufficiale e internazionale tramite il quale vengono premiate le aree protette più virtuose, ovvero quelle che hanno successo nei progetti di conservazione e tutela dell’ambiente per le quali sono state create. Un successo che va oltre i confini delle singole aree, in quanto protegge la biodiversità stessa del pianeta e può fornire un aiuto concreto nel far fronte alle problematiche ambientali (e non solo), come cambiamento climatico, disponibilità di cibo e di acqua, benessere umano.

Non si tratta di stabilire classifiche o voler semplicemente dare giudizi, hanno precisato le autorità IUCN, bensì di incoraggiare i governi a investire nella tutela dell’ambiente e nella conservazione, così da meritarsi di comparire nella lista. E in questo modo spingere altre realtà a perseguire gli stessi standard elevati, un incentivo con potenziali risvolti non solo ecologici ma anche economici. La candidatura delle aree protette sarà soggetta a un percorso di valutazione che la IUCN ha già in parte condotto e continuerà a portare avanti insieme alla WCPA, la World Commission on Protected Areas. Per poter rientrare nella Green List ci sono ben precisi requisiti da soddisfare: aver raggiunto gli obiettivi di conservazione prefissati, avere una gestione efficace e garantire ai visitatori un’esperienza valida nella visita all’area protetta sono alcuni di questi.

Le prime 24 aree protette già entrate a pieno titolo nella lista (a fronte di 28 candidature) si trovano in Australia, Corea, Cina, Kenya, Francia, Spagna, Colombia e infine Italia. Il nostro sito d’eccellenza riconosciuto per i suoi meriti nella conservazione e sul territorio è il Parco Nazionale del Gran Paradiso, che ha da poco reso pubblico un bilancio della sostenibilità dell’area, per fare il punto sui progetti in corso tra educazione ambientale e tutela della biodiversità.

@Eleonoraseeing

Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.   
Crediti immagine: Fulvio Spada, Flickr

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