Usavano già il fuoco e lavoravano la pietra, fabbricando le amigdale, piccole pietre a forma di mandorla che usavano per cacciare. Cominciammo a diventare veri cacciatori però, molto, molto tempo dopo, oltre 400 000 anni dopo la comparsa dei primi esseri umani arcaici. Arriva poi l’uomo di Neanderthal, comparso 60 000 anni fa, che seppelliva i morti nelle grotte. Passa ancora un po’ di tempo, 30 000 anni (cioè 15 volte quello che è passato dalla nascita di Cristo fino a oggi!) e arriva l’uomo di Cro-Magnon, che è già Homo sapiens. Alle grotte Homo sapiens comincia a preferire le tende e passa a un’alimentazione più varia.
Siamo alla fine della prima Era glaciale, 20 000 anni fa, e l’umanità già lavora le pelli, sa cucire, produce utensili e soprattutto statuette artistiche, sa cantare e fare musica. Poi, piano piano, in un tempo di circa 15 000 anni diventiamo sempre più stanziali, iniziamo a coltivare, a costruire le nostre case e i villaggi. È il Neolitico, l’ultima fase della Preistoria: l’arrivo della scrittura, e quindi la nascita di quella che chiamiamo civiltà, si sta preparando. Non dimentichiamoci però che è solo un piccolo tratto di una storia molto più lunga.
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